Salvini lascia Strasburgo e tuona contro Ue. Tensione con Berlusconi

Vertice a tre a palazzo Grazioli. Nodo alleanze e presidenze Camere

MAR 13, 2018 -

Roma, 13 mar. (askanews) – Matteo Salvini si congeda da Strasburgo con toni anti Ue e si prepara, invece, a fare il suo ingresso a palazzo Grazioli, per la prima volta come leader della coalizione.

Il segretario della Lega e Giorgia Meloni, in serata, saranno ospiti di Silvio Berlusconi per il primo vertice a tre post elettorale.

I punti di vista dei tre capi dei partiti di centrodestra divergono sul futuro. Il presidente azzurro, con un occhio anche alle sue aziende, crede che il ritorno al voto sia da evitare. Il suo schema, però, prevede un coinvolgimento del Pd che, al momento, non soltanto viene escluso dai dem, ma anche dai suoi alleati. Che hanno altri progetti.

Soprattutto Salvini, a differenza di Berlusconi, non disdegna l’ipotesi di un ritorno alle urne, magari dopo aver portato a compimento un’opa su Forza Italia ch lo renda, al prossimo giro, dominus indiscusso. Nel frattempo, a suo giudizio, si può anche cominciare a dialogare con il M5s sulla presidenza delle Camere. Ma da Forza Italia arriva l’altolà: i voti – è il ragionamento – non li ha presi soltanto Salvini ma tutta la coalizione, quindi la Lega non può giocare in proprio.

Intanto, il leader del Carroccio si congeda dal Parlamento europeo tornando a tuonare contro l’Unione. “Se serve, ignoreremo il tetto del 3%”, dice, ammettendo però che “sarebbe impossibile un’uscita dell’Italia dall’euro improvvisa e solitaria”. “L’euro – ribadisce tuttavia – era, è e rimane una moneta sbagliata”, ma “i nostri esperti lavorano a un piano piano B se da Bruxelles arrivassero solo dei no”.