Gentiloni: voto è scelta di campo, in gioco qualità democrazia

"Non vedo ritorni al duce ma rischio populismo e sovranismo"

FEB 25, 2018 -

Roma, 25 feb. (askanews) – “Ho l’impressione che in questa campagna elettorale siano stati allestiti due palcoscenici. Sul primo va in scena il festival delle promesse mirabolanti, delle proposte assurde e qualche rissa. Sul secondo – a dir la verità un po’ oscurato – si gioca una sfida che riguarda il nostro futuro. Uno scontro tra la possibilità di mantenere una ripresa economica accettabile, di avviare una seconda stagione delle riforme – e la minaccia di mandare a gambe all’aria tutti gli sforzi e sacrifici compiuti in questi anni”. Così il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, inquadra le opzioni in campo alle prossime elezioni in una intervista concessa a Repubblica.

La posta in gioco non è solo economica, osserva l’intervistatore: “E infatti non è così. Quello è il primo aspetto. Ma c’è il secondo, ancora più importante. Riguarda i nostri valori. Quelli del centrosinistra. I valori democratici, liberali, della società aperta, del welfare, del dialogo con popoli diversi. Dall’altra parte – e non è mai stato così chiaro nella storia del nostro paese – ci sono l’odio, i muri, l’antieuropeismo, il sovranismo, la chiusura al dialogo. E riaffiorano vecchi fantasmi del passato”. Il problema non è “la democrazia” tout court, precisa il premier, “direi la qualità della democrazia. In mezzo mondo si discute se la democrazia debba necessariamente coniugarsi con le società aperte. In Europa, in alcuni paesi dell’est non si rinnega il concetto di democrazia ma se ne mette in discussione il perimetro”.

Quanto al rischio di un riaffacciarsi del fascismo, “non vedo – dice – ritorni al Duce, né temo sparute minoranza di nostalgici. Vedo un’idea che mitizza la sovranità nazionale – perfino in Europa – in chiave di chiusura verso l’esterno. Dobbiamo essere consapevoli che è questa la posta in gioco”. Centrodestra e Movimento 5 stelle sono l’espressione del rischio populista e sovranista? “Sì, anche se – precisa Gentiloni – ciascuno a modo suo. E per questo non sono possibili voti a dispetto o in libera uscita. Questa è una scelta di campo. E solo il centrosinistra a guida Pd può essere la risposta a questa sfida. Solo le riforme possono attenuare il disagio sociale. Un disagio che non guarda a sinistra ma viene cavalcato dalla risposta sovranista. Questa è la sfida per i progressisti nel mondo”.