Corteo antifascista a Roma, in piazza anche Gentiloni e Renzi

Il premier: serve sicurezza. Leader Pd: importante essere tutti qua

FEB 24, 2018 -

Roma, 24 feb. (askanews) – C’erano anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il leader Pd, Matteo Renzi, alla manifestazione contro il fascismo e il razzismo promossa a Roma dall’Anpi, dai sindacati e da diverse sigle.

Il premier è giunto direttamente in piazza del Popolo, dove si è concluso il corteo che nel primo pomeriggio ha sfilato per le vie del centro della Capitale e dove ora sul palco si alterneranno letture, musica e interventi. “C’è bisogno di sicurezza e legalità, i valori costituzionali sono un contributo in questo senso e a me ha fatto piacere essere qui”, ha detto Gentiloni elogiando poi “l’impegno di tante persone venute da tante parti d’Italia” alla manifestazione.

“E’ importante essere tutti qua, che ci sia il presidente del Consiglio, il Pd c’è, l’importante è combattere tutti insieme” contro ogni forma di razzismo e fascismo, ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi parlando con i giornalisti al suo arrivo in piazza del Popolo.

A sfilare, tra i politici, c’erano tra gli altri il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini, il vicesegretario del Pd e ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, Pierluigi Bersani di LeU.

Per contenere i rigurgiti di fascismo e violenza occorre “rispondere alla rabbia e rispondere ai bisogni delle persone con politiche che vadano incontro ai problemi – ha detto Boldrini – Purtroppo c’è chi butta benzina sul fuoco, c’è chi non ha interesse a risolvere i problemi ma ad alimentare ulteriore confusione”. “Voglio dire una cosa – ha aggiunto – i violenti non si azzardino a usare l’antifascismo, è una cultura pacifista e ripudia la violenza. Oggi qui ci sono tutte le forze democratiche che si riconoscono nei valori dell’antifascismo. Speriamo che su questi valori ci sia sempre una vasta intesa”.

“Mi preoccupa un vento che soffia su tutta l’Europa, il ritorno di vecchi schemi e simboli e la sottovalutazione del fenomeno da parte di forze politiche che con il fascismo non hanno nulla a che vedere. I nostri valori sono assolutamente antitetici rispetto ai valori del fascismo”, ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando.