Di Maio propone agli altri partiti patto contro i voltagabbana

'Ultima legislatura da record: in 675 hanno cambiato casacca'

FEB 22, 2018 -

Roma, 22 feb. (askanews) – “Basta voltagabbana in Parlamento!”. A lanciare la parola d’ordine è Luigi Di Maio, dal blog delle stelle. Ufficialmente il punto chiave del programma elettorale del Movimento 5 stelle è il reddito di cittadinanza, un provvedimento socioeconomico che dovrebbe rafforzare al tempo stesso, nelle intenzioni dei proponenti, il contrasto alla povertà e le politiche attive per il lavoro. Ma in vista del possibile stallo post-elettorale, dopo aver proposto alle altre forze politiche di convergere sul taglio degli stipendi dei parlamentari, Di Maio, che si qualifica come “capo politico” del M5S, ha annunciato la seconda ipotesi di accordo destinata ai partiti avversari: si tratta dell’introduzione in Costituzione del vincolo di mandato per gli eletti, una norma contro i cambi di casacca. Un altro provvedimento, quindi, che riguarda più gli assetti democratici e la vita parlamentare che direttamente quella dei cittadini.

“Mancano 10 giorni al voto e 8 al silenzio elettorale. Sono giorni molto importanti per i cittadini – ha sottolineato Di Maio – perchè il 30% degli elettori ancora non ha deciso chi votare. Quindi in questi ultimi giorni saranno costretti a subire le proposte più assurde da parte dei partiti. Proporranno tutto e il contrario di tutto, le cose più assurde e mirabolanti, ma come al solito non faranno poi nulla di ciò che promettono. Noi abbiamo un’altra impostazione. Abbiamo votato un programma in Rete e lo abbiamo proposto. E’ un programma che guarda al futuro dell’Italia e alla qualità della vita degli italiani. Non proposte spot o bonus, ma un percorso che va dall’abbattimento degli sprechi, passa per l’eliminazione della povertà e arriva alla crescita delle imprese. Senza dimenticare l’istruzione, la salute, l’energia. Il nostro è il programma più completo e sensato che ci sia e siamo gli unici ad avere la credibilità per realizzarlo”.

“Più volte – ha aggiunto – ho parlato delle convergenze sui temi per dare un governo all’Italia e oggi voglio proporre la seconda. Qualche giorno fa ho proposto la prima (è molto semplice e sicuramente, se ci sarà bisogno, la porteremo sul tavolo delle trattative) che è quella del dimezzamento degli stipendi dei parlamentari. Ad oggi possiamo dire che tutti i partiti vogliono tenersi il loro stipendio da nababbi alla faccia degli italiani che non arrivano a fine mese e noi saremo gli unici a fare quello che abbiamo già fatto. La seconda proposta è quella sul vincolo di mandato. E’ una misura presente nel nostro programma che è stata votata dagli iscritti ed è l’unico vero antidoto alla piaga dei voltagabbana che ammorba il Parlamento da anni. Quest’ultima legislatura ha fatto segnare il record di parlamentari che hanno tradito gli elettori e hanno cambiato casacca: sono stati ben 675, 437 alla Camera dei Deputati e 238 al Senato, 60 dei quali lo hanno fatto a camere sciolte”.

(segue)