Maroni: non è giusta la strada scelta dal Veneto per autonomia

Non so se Zaia riuscirà ad arrivare a un accordo

FEB 14, 2018 -

Milano, 14 feb. (askanews) – Il presidente uscente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha ribadito che non condivide la strada scelta dal Veneto nella trattativa con governo per l’autonomia. Una divergenza di vedute già emersa nei giorni successivi ai referendum gemelli del 22 ottobre scorso, tenuti nelle due Regioni, e ribadita nel giorno della presentazione all’Anci della bozza di pre-intesa con il Governo per l’autonomia della Lombardia.

Il Veneto, ha ricordato Maroni, ha approvato una proposta di legge che contiene un riferimento a “nove decimi delle tasse” maturate sul territorio da trattenere in loco. “Credo non sia giusto da una parte perché significa chiedere lo statuto speciale, e il sottosegretario Bressa ha gia osservato che servirebbe una modifica della Costituzione, dall’altra perché, nel nostro caso, il Parlamento, alla fine dell’iter, dovrà approvare con maggioranza qualificata una proposta di legge del governo che sarà prendere o lasciare, senza la possibilità di stravolgere tutto con gli emendamenti”, mentre nel caso del Veneto rischia di non essere così.

“Il mio amico Zaia ha scelto una strada diversa, ha messo di mezzo i professori. Con tutto il rispetto non so se riuscirà a arrivare a un accordo”, ha concluso Maroni presentando la bozza di pre-intesa ai sindaci lombardi.