M5s denuncia: lobbisti partiti in Parlamento aggirano legge

Domani iniziatica Di Maio-Fico-Taverna: "prendono soldi border line, una vergogna"

FEB 5, 2018 -

Roma, 5 feb. (askanews) – “La vergogna dei finanziamenti milionari ai partiti non è mai finita, ha solo cambiato veste. L’inchiesta giornalistica appena pubblicata dalla stampa ha il grande merito di far luce su come funziona il nuovo sistema di finanziamento dei partiti, sempre al limite tra lecito e illecito”. Lo denuncia il MoVimento Cinque Stelle, annunciando per domani l’iniziativa “lobbisti in Parlamento: così gli uomini dei partiti prendono i finanziamenti aggirando la legge” con Luigi Di Maio,Roberto Fico, Paola Taverna, Dino Giarrusso, Alessia D’Alessandro e i due giornalisti del Fatto Quotidiano Thomas Mackinson e Luigi Franco autori dell’inchiesta sul lobbismo in nero nel Parlamento da parte di parlamentari e membri dello staff dei gruppi.

“Dal resoconto dei due giornalisti travestiti da lobbisti delle sigarette elettroniche – denuncia M5s- si capisce come parlamentari e tesorieri dei partiti siano abili a muoversi nelle pieghe del decreto del 2013 per mascherare da erogazione liberale quelle che in realtà sono vere e proprie mazzette: soldi in cambio di futuri provvedimenti legislativi. E tutto questo mentre l’Italia continua a non approvare una legge per regolamentare l’attività di lobbying e persino il semplice registro dei lobbisti in Parlamento, oggi, non è obbligatorio ma volontario.

“Con il M5S al governo l’attività di lobbying verrà rigidamente regolamentata”, assicurano i pentastellati. La conferenza stampa di domani è in programma a palazzo Madama alle 14,30 in sala Caduti di Nassirya del Senato.