Festival Sanremo, Pd contro Scanzi nella giuria degli esperti

Anzaldi: vertici Rai intervengano e chiariscono: offesi giornalisti servizio pubblico, conflitto interessi

FEB 5, 2018 -

Roma, 5 feb. (askanews) – La scelta del giornalista del Fatto Quotidiano ed opionista de La7 Andrea Scanzi come giurato esperto al festival di Sanremo annunciata dalla Rai suscita la protesta che tramite il segretario della commissione di Vigilanza Michele Anzaldi chiede a viale Mazzini di chiarire e verificare possibili condizioni di incompatibilità.-

“La scelta di far rappresentare il mondo del giornalismo nella giuria di qualità di Sanremo ad Andrea Scanzi – ha affermato Anzaldi in una dichiarazione- è incomprensibile: umilia i tanti giornalisti Rai e peraltro pone anche problemi di conflitti di interessi e di par condicio. Come è stato possibile tanto pressappochismo per la trasmissione televisiva più seguita del servizio pubblico? L’Usigrai, i Cdr, la Fnsi non hanno nulla da dire?”.

“Davvero tra le centinaia di giornalisti – prosegue Anzaldi via Facebook – che lavorano in Rai non c’era nessuno più adeguato di Scanzi a rappresentare la categoria? La Rai ha 1.700 giornalisti, ancora una volta maltrattati per far spazio a un volto della concorrenza. Scanzi, infatti, è un volto fisso de La7, peraltro non risulta essere un esperto di musica e nelle sue apparizioni tv si occupa prevalentemente di politica. Ed è proprio la politica il filo conduttore dello spettacolo teatrale che proprio in questi giorni sta portando in giro per l’Italia, uno spettacolo contro Renzi e il Pd prodotto dal Fatto quotidiano. E così Sanremo diventerà anche il palcoscenico per dare visibilità al protagonista di uno spettacolo a pagamento, che è stato in procinto di candidarsi nel Movimento 5 stelle: è stato lo stesso Scanzi a rivelare l’offerta di un seggio sicuro da parte del partito di Di Maio. Peraltro, a poche settimane dal voto, è conforme alle norme che la Rai dia visibilità in una trasmissione di intrattenimento con ascolti milionari a chi sta girando l’Italia con uno spettacolo di carattere politico? Che ne pensa l’Agcom?”.

“La Rai chiarisca anche – aggiunge ancora il deputato dem – se dietro la scelta di Scanzi ci sono potenziali conflitti di interessi con la sua agenzia VisVerbi, la stessa che ha curato l’attività del consigliere Rai in quota M5s Carlo Freccero e che ha lavorato ad alcuni eventi del Movimento 5 stelle e di Davide Casaleggio. Se il servizio pubblico si fosse adeguato alla risoluzione della commissione di Vigilanza contro i conflitti di interessi di agenti e artisti, la scelta di Scanzi sarebbe stata possibile? Su questo la Rai è inadempiente e pende un ricorso che ho presentato alla Corte dei Conti per la mancata applicazione entro i termini, scaduti da oltre un mese. C’è inoltre da ricordare che in passato gli articoli dedicati da Scanzi al Festival di Sanremo si sono sempre posizionati sul registro dello scherno, anche nei confronti dei diversi conduttori scelti: l’azienda non ritiene una scelta umiliante chiamarlo all’Ariston?”.