Berlusconi rilancia il ponte sullo Stretto, cosa ne pensa il M5s

Critiche anche da LeU

FEB 5, 2018 -

Roma, 5 feb. (askanews) – Silvio Berlusconi, a un mese dal voto, rilancia la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Per il Movimento Cinque Stelle “un messaggio alle mafie”, per Liberi e Uguali “un’opera inutile per il Paese, utile solo per gli affari delle clientele e delle mafie”.

In un’intervista a Telelombardia, il leader di Forza Italia ritiene il Ponte sullo Stretto di Messina “la prima cosa da fare” dal punto di vista delle infrastrutture al Sud. Anzi, “fosse per noi l’avevamo già fatto, ma quando è arrivata la sinistra al governo con il ministro di Pietro, per non fare in modo che passasse alla storia come il Ponte di Silvio, hanno pagato un mare di penali alle imprese con cui avevamo già fatto gli appalti”.

Per Alessandro Di Battista, un messaggio alle mafie: “Si può dire tutto di Berlusconi, non che sia stupido. Se parla ancora di ponte sullo stretto è per una ragione precisa. Lui sa che in Italia mancano le strade, sa perfettamente che non si può nemmeno raggiungere Matera, una delle più belle città al mondo, con il treno. Allora perché parla di ponte sullo stretto? Semplice, lancia un messaggio alle mafie. Si rivolge a Cosa Nostra, quella stessa Cosa Nostra che per anni ha pagato grazie all’intermediazione di Dell’Utri”. E chiama i militanti sotto la residenza di Berlusconi: “Venerdì 9 febbraio farò un comizio ad Arcore a poche centinaia di metri dalla villa di Berlusconi. Mi piacerebbe proiettare alcuni pezzi della sentenza di condanna di Dell’Utri proprio sulle pareti di casa sua. Non so se tecnicamente sarà possibile ma ho già in mente un’alternativa. Vi chiedo di venire ad Arcore, invadiamola pacificamente, e soprattutto portate tante persone. Spezziamo insieme finalmente questo terribile incantesimo che dura da 25 anni”.

Anche da Liberi e Uguali arriva il secco no: “Tornano le elezioni e torna la passione della classe dirigente di questo Paese, da Berlusconi a Renzi, per il Ponte sullo Stretto. Vorrei ricordare a Berlusconi, l’ultimo in ordine di tempo che ha rispolverato il Ponte sullo Stretto – dichiara Erasmo Palazzotto, candidato in Sicilia con LeU – che quell’opera mai iniziata è già costata ai contribuenti italiani quasi un miliardo di euro. Il tutto senza nemmeno la posa di una pietra. Il Ponte è un’opera pubblica buona solo per le clientele e per gli affari delle mafie e assolutamente inutile per lo sviluppo del paese. In Sicilia grazie alle politiche fallimentari del Centrodestra e del PD in questo momento siamo in piena crisi idrica, è iniziato anche il razionamento dell’acqua e questi signori hanno il coraggio di parlare di Ponte sullo Stretto. Si parta dai problemi che ci sono senza pensare a opere faraoniche inutili”.

Red