M5s, Di Maio a Berlusconi: decine di imprenditori candidati M5S

"Lui ha tradito le imprese, noi ci occupiamo dei loro problemi"

GEN 20, 2018 -

Pescara, 20 gen. (askanews) – Luigi Di Maio ha replicato a stretto giro di posta al nuovo attacco di Silvio Berlusconi al Movimento 5 stelle, accusati dal leader di Forza Italia di essere “pauperisti”. In un video registrato durante la sua visita a uno stabilimento del calzaturificio Nerogiardini nelle Marche, il frontman stellato ha annunciato che ci saranno “decine di imprenditori candidati nei collegi uninominali” con il movimento.

“Con Enrico (Bracalente, ndr), il patron di questa grandissima azienda italiana, abbiamo incontrato centinaia di imprenditori. Questo – ha spiegato Di Maio – è uno degli stabilimenti produttivi più avveniristici che ci siano in Italia, siamo nel centro logistico interamente robotizzato. Enrico e Neroguardini con tutta la sua famiglia producono valore in questo Paese. Mi ha fatto incontrare tanti suoi colleghi dell’indotto, tante persone che lavorano insieme a lui, tanti imprenditori, tante imprese che danno lavoro”.

“Nelle stesse ore in cui qui stavamo parlando di abolire gli studi di settore, abolire lo spesometro, il redditometro, di fare investimenti per abbassare il costo del lavoro, Silvio Berlusconi – ha detto ancora il candidato premier del M5S – diceva che gli imprenditori italiani odiano il M5S. A me non sembra. A me sembra che noi ci stiamo occupando dei problemi delle imprese che lui ha tradito, lui quando è stato al governo si è fatto gli affari suoi, gli affari della sua azienda, tradendo il programma della rivoluzione liberale che doveva portare avanti per le imprese italiane”.

“Quindi sono stato tentato troppo di fare questa diretta perché la smentita arriva in diretta a Silvio Berlusconi da centinaia di imprenditori che sono qui alla Nerogiardini ad ascoltare il programma del Movimento, come ce n’erano a Firenze l’altra sera e ce ne saranno decine candidati nei collegi uninominali per il Movimento 5 stelle”, ha concluso Di Maio.