Lombardia, chiusa X legislatura del Consiglio regionale

Cattaneo: ridotti costi, più qualità e produzione legislativa

GEN 17, 2018 -

Milano, 17 gen. (askanews) – Più leggi approvate, una spesa minore per i cittadini e il “merito storico di rilanciare regionalismo in questo Paese, forse risultato più significativo”. E’ questo, in estrema sintesi, il bilancio della X legislatura regionale lombarda rivendicato oggi dal presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo nel giorno della chiusura sua chiusura ufficiale in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo.

“Nel mio discorso di insediamento – ha detto Cattaneo – posi l’accento sulla necessità di ridare dignità e prestigio al parlamento lombardo, anche attraverso una più intensa attività di ascolto del territorio e aprendo le porte di Palazzo Pirelli a cittadini e studenti. Oggi possiamo registrare risultati importanti, testimoniati da numeri che rappresentano dei record in ambito nazionale: il Consiglio regionale in questi cinque anni ha lavorato di più a un costo che abbiamo ridotto a soli 2,46 euro per cittadino”. “Siamo considerati – ha aggiunto Cattaneo – all’avanguardia da altri Consigli regionali per avere fatto da apripista su tante cose”.

Le spese del parlamento lombardo in questi cinque anni sono state ridotte per 8,5 milioni: un risparmio che ha consentito misure solidaristiche a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, il finanziamento di borse di studio per neo-laureati e contributi alle mense sociali. Sul fronte dei vitalizi, già aboliti nella precedente legislatura, per chi invece aveva precedentemente già maturato il diritto a percepirli, è stato introdotto un taglio del 10% che resta in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno: sarà compito del nuovo Consiglio regionale assumere nel merito le decisioni per gli anni successivi.

L’obiettivo di restituire dignità e prestigio – si legge in una nota del Consiglio – al parlamento lombardo è stato perseguito valorizzando centralità e importanza dell’istituzione sia a livello italiano che internazionale. Ne sono esempi la capacità propositiva sui temi delle riforme costituzionali e il ruolo nelle istituzioni europee, dove per un biennio la Lombardia è stata alla guida della Calre (la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee) e della Commissione Politica di Coesione territoriale e Bilancio dell’Unione Europea (Coter) del Comitato delle Regioni, con l’obiettivo di sostenere e difendere il ruolo delle Regioni in Europa.

Il referendum del 22 ottobre (l’iter è stato avviato con una Risoluzione votata in Aula a larghissima maggioranza) è stato l’emblema del rilancio del regionalismo all’insegna dell’autonomia e della sussidiarietà: il tavolo di lavoro sulle ulteriori competenze da richiedere a Roma coinvolge trasversalmente l’intero Consiglio regionale.

A fare da cornice è il Pirellone, diventato a tutti gli effetti la Casa dei lombardi: tra audizioni, convegni, corsi ed eventi culturali, oltre 1 milione di cittadini ha messo piede nel Grattacielo, che ha festeggiato nel 2016 anche i 60 anni dalla posa della prima pietra.

In totale, il Consiglio regionale nel corso della X Legislatura si è riunito 190 volte, approvando 192 nuove leggi.