Di Maio: obbligo vaccini sì, ma come prima della legge Lorenzin

Polemiche dal Pd, replica su Facebook: "Fake news da Repubblica"

GEN 15, 2018 -

Roma, 15 gen. (askanews) – Il Movimento 5 stelle vuole ridurre il numero dei vaccini obbligatori, se andasse al governo introdurrebbe una norma per tornare alla situazione antecendente alla legge Lorenzin. “Faremo una legge – ha spiegato il candidato premier Luigi Di Maio, ospite di Un giorno da Pecora su Radio 1 Rai – per raccomandare l’utilizzo dei vaccini. Noi siamo a favore della raccomandazione e per l’obbligo come era inteso come era inteso anche prima del decreto Lorenzin”.

Una presa di posizione oggetto di polemici commenti, soprattutto da parte di esponenti del centrosinistra: il deputato dem Federico Gelli ha parlato di “ambiguità intollerabile” del M5S, per la sua collega di gruppo Alessia Morani “il M5S è un vero pericolo per la salute pubblica”. Il senatore Pd Andrea Marcucci, dal canto suo, ha commentato: “C’è un’unica destra populista, che viene da un altro secolo e da un altro Paese, e che mette insieme Di Maio, Salvini, e Berlusconi”. “Secondo gli scienziati, la legge sull’obbligo dei vaccini sta funzionando, ma Di Maio e Salvini vogliono abrogarla. Si rendono conto che potrebbero avere dei bambini morti sulla coscienza per un pugno di voti?”, si è chiesto su Twitter il deputato dem Michele Anzaldi.

Nel centrodestra, dopo che nei giorni scorsi il leader leghista Matteo Salvini si era pronunciato a favore della revisione della legge Lorenzin (“Vaccini sì, obbligo no” la sua posizione), i “moderati” della quarta gamba difendono invece la norma. “Sui vaccini – ha detto Raffaele Fitto su Twitter – lasciamo che a raccomandare cosa fare siano medici e scienziati. Di Maio eviti gara di populismo e ricerca consenso elettorale su argomenti che riguardano salute pubblica, Noiconitalia è per obbligatorietà”. Anche il suo collega di lista Maurizio Lupi è contro Di Maio: “Se c’è una legge che funziona Di Maio la vuole abrogare”. “Ma viene naturale chiedersi – gli ha replicato Laura Bianconi, che era con Lupi in Ap ma ora è schierata nel centrosinistra con la lista Civica popolare – come farà Lupi ad essere alleato di Salvini e della Lega che sui vaccini la pensano allo stesso modo con il M5S e cioè contro l’obbligo di vaccinarsi? Che confusione”. Solo “un clima infame di disinformazione”, a giudizio di Paola Taverna del M5S.

Di Maio ha negato, nel corso di Un giorno da pecora, che la sua posizione sia sovrapponibile a quella del segretario della Lega. Poi, su Facebook, ha attaccato una testata giornalistica in particolare: “Da Repubblica.it – ha scritto – arriva l’ennesima fake news. Il quotidiano on line titola: ‘Di Maio come Salvini: ‘No all’obbligo sui vaccini, siamo per raccomandazioni”. Eppure ad Un Giorno da Pecora Radio1 sono stato chiarissimo: ‘Noi siamo a favore della raccomandazione dei vaccini e per l’obbligo, ma come era inteso prima del decreto Lorenzin'”.