Vitalizio non pignorabile, tribunale: restituire i soldi sequestrati a Bossi

Accolta la richiesta del legale del Senatur

GEN 12, 2018 -

Genova, 12 gen. (askanews) – I soldi che il tribunale di Genova aveva sequestrato al fondatore ed ex leader della Lega Nord, Umberto Bossi, vanno restituiti al Senatùr, ad eccezione di un quinto della pensione da europarlamentare. Lo hanno deciso i giudici genovesi, accogliendo la richiesta di Domenico Mariani, avvocato difensore di Bossi.

I magistrati del capoluogo ligure avevano iniziato a congelare i conti di Bossi, dell’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito e di tre ex revisori contabili del Carroccio dopo la sentenza di condanna per la maxi truffa ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali.

Il fondatore della Lega Nord, attraverso il suo legale, aveva però sostenuto che le somme che la Guardia di Finanza gli aveva bloccato derivavano dal vitalizio parlamentare che per legge non può essere pignorato o sequestrato.

Il tribunale di Genova ha accolto la richiesta, sostenendo tuttavia che si possa sequestrare un quinto della sua pensione da parlamentare europeo. I giudici genovesi hanno inoltre disposto che i sequestri potranno anche continuare in futuro, decisione che è già stata impugnata dall’avvocato difensore di Bossi.

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