Di Maio: Berlusconi da sempre contro reddito minimo,ora ci copia

Ci fa piacere abbia scoperto anche lui la povertà e che gli italiani non possono morire di fame. Finora remava contro

DIC 29, 2017 -

Roma, 29 dic. (askanews) – “Sono anni che parliamo” del reddito di cittadinanza, una “misura” che è “il primo dei 20 punti che abbiamo presentato agli italiani nel 2013. Adesso a pochi giorni dal voto per le politiche, quelli che hanno sempre remato contro questa misura di civiltà improvvisamente ci copiano”. Lo afferma il candidato del Movimento cinque stelle alla presidenza del Consiglio Luigi Di Maio in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo.

“Ci fa piacere, per esempio, che anche Berlusconi l’abbia scoperto. Per cinque anni i suoi hanno votato contro la nostra proposta in Parlamento e ora in campagna elettorale cominciano a parlare di reddito di dignità, che è un modo gentile per dire che ci hanno copiato il reddito di cittadinanza, ma senza ammetterlo”, attacca Di Maio. Inoltre, osserva, “non c’era bisogno di scomodare Milton Friedman per rendersi conto che non si possono lasciar morire di fame milioni di italiani”.

Di Maio sottolinea, nel suo post sul blog di Beppe Grillo, che “sono giorni in cui si parla tanto di lotta alla povertà. Ieri mattina a Milano abbiamo fatto visita all’associazione “Pane Quotidiano”, che si occupa di sostegno alle fasce più povere della nostra società. Il Presidente dell’associazione ci ha detto che il 70% delle persone che assistono ogni giorno sono pensionati che ricevono ogni mese una somma così bassa da non riuscire nemmeno a comprare da mangiare. Assurdo!”.

“In Italia – aggiunge l’esponente del Movimento cinque stelle – ci sono oltre 10 milioni di poveri e la misura che proponiamo da anni per affrontare seriamente questo problema è il reddito di cittadinanza. Costa 17 miliardi di euro, di cui 14 servono proprio ad aiutare chi vive sotto la soglia di povertà a trovare un lavoro e non a prendere soldi senza fare nulla”.

Di Maio ribadisce che il M5s crede “fortemente nel reddito di cittadinanza perché è una misura espansiva che permetterà alle imprese di avere nuovi consumatori e che servirà a rilanciare le economie delle nostre città e l’economia reale. Non c’era bisogno di scomodare Milton Friedman per rendersi conto che non si possono lasciar morire di fame milioni di italiani”.