“Ius soli morto e sepolto” (lo dice la Lega)

Calderoli rivendica: una mia grande vittoria. De Petris: calcoli meschini da Pd-M5s

DIC 23, 2017 -

Roma, 23 dic. (askanews) – Nel centrodestra cantano vittoria dopo lo stop alla legge sullo ius soli. Il primo ad esultare è il leghista Roberto Calderoli: è “morto e sepolto”, sentenzia dopo la presa d’atto in aula al Senato della mancanza del numero legale. “Sulla mia pregiudiziale di costituzionalità sullo Ius soli, e sulla mia richiesta di verifica del numero legale, nell’aula del Senato – spiega – è mancato il numero legale e lo ius soli, come avevo già annunciato ieri, è definitamente naufragato. Colpito e affondato. Morto e sepolto. Per me è una grande vittoria, perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendamenti, a bloccare in commissione e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge che serviva solo a regalare un milione di nuovi voti al Pd”.

“Abbiamo sconfitto – rivendica Maurizio Gasparri di Fi – l’ultimo tentativo di introdurre la folle legge sullo ius soli che, dopo la votazione della legge di bilancio, alcuni gruppi di sinistra avrebbero voluto approvare in fretta e furia. Gli emendamenti che abbiamo proposto, ma soprattutto la mancanza del numero legale in Aula, hanno fatto naufragare questo tentativo”.

Uno stop che invece indigna la sinistra. “L’esito della vergognosa presa in giro sullo Ius soli era ampiamente prevedibile, il che non rende però meno ignobile questa vicenda”, afferma la capogruppo di Sinistra italiana al Senato Loredana De Petris, esponente della Lista LiberiEUguali.

“Era chiaro – ammette – che le cose sarebbero andate così sin da quando il Pd, che porta la maggiore responsabilità di questo esito, ha appoggiato la calendarizzazione della legge sulla cittadinanza dopo l’approvazione della legge di bilancio invece di metterla come sarebbe stato necessario al primo posto. Ma a determinare questo risultato sconfortante – attacca De Petris – non sono state solo le manovre ipocrite del Pd e le numerose assenze nelle file della maggioranza. E’ stato fondamentale anche M5S che ha negato il numero legale per affossare lo Ius Soli. Tutti hanno privilegiato calcoli di convenienza elettorale meschini rispetto alla difesa della civiltà del nostro Paese e alla tragedia di 800mila italiani che resteranno senza cittadinanza”.

Pol/Arc/Int9