Il Senato riforma il Regolamento, Grasso: ora funzionerà meglio

Freno a voltagabbana e nuovi gruppi,come cambia regolamento Senato, Iter certo per leggi d'inziativa popolare. Abolito parere Cne

DIC 20, 2017 -

Roma, 20 dic. (askanews) – Non potranno più essere costituiti nuovi gruppi parlamentari nel corso della legislatura. Quindi niente più casi come quello di Ala, Ncd o Articolo 1-Mdp. Via libera alla norma che limita i cambi di casacca dei senatori durante la legislatura, iter più rapido e certo per le leggi di iniziativa popolare, abolizione del parere del Cnel. Sono alcune delle modifiche della riforma del regolamento approvata oggi dal Senato. “Ai senatori della prossima legislatura diamo un Senato che potrà funzionare meglio. Grazie a tutti”, ha commentato il presidente Pietro Grasso.

Cambiano ben 66 articoli su 167 totali. La riforma è stata approvata articolo per articolo, in tutto quattro. Il primo, sul limite alla proliferazione dei gruppi parlamentari, è risultato il meno ‘popolare’: è passato ‘solo’ con 171 sì, 37 no e 4 astenuti. L’articolo 2 è passato con 207 sì, 4 contrari e 4 astenuti. L’articolo 3 con 204 sì, 2 no e 5 astenuti.Ecco cosa cambia.

LIMITI ALLA FORMAZIONE DI NUOVI GRUPPI PARLAMENTARI Ciascun gruppo, pur mantenendo la soglia minima di dieci senatori, deve rappresentare un partito o movimento politico, anche risultante dall’aggregazione di più partiti o movimenti politici, che abbia presentato alle elezioni del Senato propri candidati con lo stesso contrassegno. È sempre possibile la costituzione di gruppi derivanti dalla fusione di quelli già esistenti, nuovi gruppi potranno essere costituiti, anche in corso di legislatura, solo se si tratti di soggetti corrispondenti a singoli partiti o movimenti politici che si siano presentati alle elezioni uniti o collegati.

DEROGA PER LE MINORANZE LINGUISTICHE La costituzione di gruppi ‘in deroga’, di almeno cinque componenti, anziché dieci, è ammessa solo per i senatori appartenenti alle minoranze linguistiche riconosciute dalla legge, eletti nelle regioni di insediamento delle minoranze stesse, e i senatori eletti nelle regioni speciali il cui statuto preveda la tutela di minoranze linguistiche.

NORMA ANTI-TRASFORMISTI Sarà possibile unicamente trasferirsi all’interno di gruppi già esistenti. Inoltre, il nuovo regolamento stabilisce che i vicepresidenti e i segretari d’aula che entrino a far parte di un gruppo diverso da quello al quale appartenevano al momento dell’elezione, decadono dall’incarico. Con riguardo alle Commissioni permanenti è prevista la decadenza da tutte le cariche dell’Ufficio di Presidenza. Non si perdono gli incarichi invece quando la cessazione è stata deliberata dal gruppo di provenienza o in caso di scioglimento o fusione con altri gruppi parlamentari. In caso di mancata ricostituzione di un gruppo, gli avanzi di gestione sono restituiti al bilancio del Senato, fatti salvi gli accantonamenti per spese e contenziosi. I senatori di diritto e a vita e i senatori a vita, nella autonomia della loro legittimazione, possono non entrare a far parte di alcun Gruppo.

CODICE DI CONDOTTA DEI SENATORI Il consiglio di presidenza del Senato dovrà adottare un codice di condotta dei senatori che stabilisca principi e norme di condotta ai quali i senatori devono attenersi.

ITER LEGISLATIVO PIU’ SNELLO Di norma, i disegni di legge saranno assegnati alle commissioni permanenti in sede deliberante (senza passaggio in aula) o redigente (all’aula vengono sottoposti i singoli articoli del ddl ma solo per l’approvazione finale), fatta eccezione per i disegni di legge costituzionali e di revisione costituzionale, in materia elettorale, deleghe legislative, ratifiche di trattati internazionali, bilanci e consuntivi, decreti-legge recanti disposizioni in materia di ordine pubblico e disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica. Quando l’esame è rimesso in sede referente, i tempi per la conclusione dell’esame in Commissione sono stabiliti dalla conferenza dei capigruppo.

STREAMING Abrogata la norma del Regolamento per cui “le sedute delle Commissioni in sede referente e consultiva non sono pubbliche”. I lavori delle commissioni potranno essere trasmessi in streaming sul sito internet del Senato nonché attraverso impianti audiovisivi collocati in separati locali, a disposizione del pubblico e della stampa.

LAVORI D’AULA PIU’ SPEDITI Si prevede l’introduzione di sedute uniche, anziché suddivise in antimeridiane e pomeridiane, con la riserva di due settimane di lavori al mese dedicate esclusivamente ai lavori delle Commissioni. I tempi di intervento vengono ridotti a dieci minuti, contro i venti attuali, fatti salvi i richiami strettamente procedurali, la cui durata è ridotta a cinque minuti. La possibilità di presentare determinate richieste – proposte di modifica del calendario, questioni incidentali, proposte di rinvio in Commissione, proposte di non passaggio all’esame degli articoli, richieste di votazione per parti separate – viene circoscritta ad un solo rappresentante per ciascun gruppo, mentre la disciplina vigente attribuisce tale facoltà a ciascun senatore. Sempre per arginare eventuali manovre ostruzionistiche viene stabilito che la discussione sul complesso degli emendamenti presentati ai singoli articoli sia ristretta a due senatori per ciascun gruppo.

VOTO ASTENSIONE Il voto di astensione che al Senato viene computato come voto contrario con il nuovo regolamento varrà come astensione, come avviene a Montecitorio.

VOTO SEGRETO Non sarà più possibile ricorrere strumentalmente al voto segreto per le deliberazioni concernenti la tutela delle minoranze linguistiche.

VOTO ELETTRONICO Pur restando fermo il principio della votazione per alzata di mano, essa verrà comunque di regola effettuata con procedimento elettronico, al fine di agevolare il computo dei voti. La votazione a scrutinio elettronico con registrazione dei nomi potrà essere richiesta, anche oralmente, da quindici senatori o da uno o più presidenti di gruppi che risultino di almeno pari consistenza numerica. La richiesta effettuata ad inizio seduta avrà effetto per tutte le votazioni e non sarà necessario reiterarla continuamente.

LEGGE INIZIATIVA POPOLARE L’esame dei disegni di legge d’iniziativa popolare dovrà essere concluso entro tre mesi dall’assegnazione. Decorso tale termine, il disegno di legge è infatti iscritto d’ufficio nel calendario dei lavori dell’Assemblea e la discussione si svolge nel testo dei proponenti, senza che sia possibile avanzare questioni incidentali. I disegni di legge, gli atti di indirizzo e gli atti di sindacato ispettivo sottoscritti da minoranze qualificate (un terzo dei senatori) sono inseriti di diritto nel programma dei lavori in ragione di uno ogni tre mesi; la conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari fissa la data entro cui devono essere posti in votazione.

ABOLITO PARERE CNEL Viene soppresso l’articolo 49 del regolamento che prevede la possibilità per le commissioni di chiedere al presidente del Senato di invitare il Cnel ad esprimere il proprio parere su questioni al loro esame che importino indirizzi di politica economica, finanziaria e sociale, o che comunque rientrino nell’ambito della economia e del lavoro.