Caso Berlusconi a Strasburgo, i suoi legali: decadenza arbitraria

Governo italiano si difende: nessuna sanzione penale, era prerogativa Senato

NOV 22, 2017 -

Strasburgo, 22 nov. (askanews) – La decisione di far decadere Silvio Berlusconi dalla sua carica di senatore è stata “una sanzione penale” ed è il “risultato arbitrario, sproporzionato e inappellabile” di una decisione presa della maggioranza del Senato (192 voti contro 114), ovvero dei suoi avversari politici. Inoltre, la legge Severino non prevede dei criteri chiari e obiettivi sulla decadenza di un parlamentare in carica, e dunque l’attuazione di questa sanzione è arbitraria, come dimostra il fatto che non è stata applicata allo stesso modo ad Augusto Minzolini. Lo ha detto, a Strasburgo, durante l’udienza pubblica della Grande Chambre della Corte dei diritti dell’uomo nel caso “Berlusconi contro Italia”, l’avvocato Edward Fitzgerald, rappresentante dell’ex Cavaliere.

Il primo intervento era stato quello della rappresentante dello Stato italiano Maria Giuliana Civinini, che aveva invece negato la pretesa natura di sanzione penale della decadenza del mandato di senatore di Berlusconi, affermando che si era trattato di una decisione presa dal Senato in applicazione delle sue prerogative, mentre la magistratura si era limitata a comunicare al Senato, com’era suo dovere, il fatto che Berlusconi era stato condannato per frode fiscale in via definitiva a quattro anni di reclusione.