Perché Milena Gabanelli lascia la Rai

Viale Mazzini esprime "amarezza"

OTT 31, 2017 -

Roma, 31 ott. (askanews) – Milena Gabanelli si è dimessa dalla Rai, interrompendo il contratto siglato dopo il passaggio di testimone di Report e rifiutando la proposta del Dg Mario Orfeo di assumere la condirezione di Rainews e di ritornare al timone di Report, condita dalla delega allo sviluppo del portale web. Ne ha dato notizia la Rai esprimendo “amarezza”, “Rai – si legge- esprime amarezza per la decisione di Milena Gabanelli di interrompere il contratto di lavoro firmato con l’azienda solo nove mesi fa e di respingere l’offerta della Direzione generale di svolgere il prestigioso incarico di condirettore di Rainews24 con la delega allo sviluppo del portale web (con 45 giornalisti, una nuova grafica e il contributo di tutte le testate) e insieme di ritornare in video con Report, la trasmissione da lei resa celebre”.

“Una doppia offerta – sottolinea viale Mazzini- che doveva rappresentare il momento di passaggio verso la nascita di una testata web autonoma, i cui tempi di realizzazione sono oggi fissati dal nuovo contratto di servizio approvato dal Cda Rai e presto al vaglio della Commissione parlamentare di vigilanza. Una proposta peraltro molto più avanzata rispetto a quella che la stessa Gabanelli accettò nel gennaio scorso dal precedente Dg Antonio Campo Dall’Orto come vice direttore all’Offerta informativa con delega per il digitale”.

I parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione di Vigilanza Rai hanno così commentato: “Le dimissioni di Milena Gabanelli sono una pessima notizia per la Rai, sottolineano il fallimento di Mario Orfeo come direttore generale. Le priorità del braccio destro di Renzi sono state altri, soprattutto rispetto al comparto informazione, parliamo dei nuovi contratti offerti a Vespa e Fazio. Adesso perde anche pezzi. La cosa peggiore non sono le dimissioni di una figura indipendente e di alto livello, ma l’assenza di progettualità per lo sviluppo del portale web dell’informaziona Rai. Quello di Orfeo è un fallimento in piena regola”.

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