Autostrada Valtrompia, Legambiente: troppo costoso rinegoziare

"Problema che nessuno dei politici locali vuole affrontare"

OTT 26, 2017 -

Milano, 26 ott. (askanews) – “L’aumento del 50% dei costi dell’autostrada Valtrompia, che blocca l’avvio dei lavori del primo lotto da Concesio a Sarezzo, è un problema che nessuno dei politici locali, ciecamente favorevoli all’infrastruttura, vuole affrontare”. Lo ha affermato Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia, secondo cui “ammonta a circa 100 milioni il contenzioso tra Anas e il gruppo Salini, vincitore della gara del 2007, con un ribasso del 34% (155 milioni su una base d’asta di 235 milioni), che ora Salini, a 10 anni dall’affidamento, vuole rinegoziare”.

“Sistematicamente i ribassi d’asta si concludono con un adeguamento, se non superamento, dei prezzi originali – ha osservato Balotta in una nota – Ed è un paradosso perché significa dare per scontato che il ribasso di gara si possa recuperare favorendo offerte stellari che non vengono poi mai rispettate”.

Per Balotta, l’Anas è “a un bivio. Con 500 milioni di disavanzo e 9 miliardi di contenziosi pendenti sugli appalti già aggiudicati, si trova in una situazione drammatica. Nonostante l’enorme spesa, le condizioni delle strade, delle gallerie e soprattutto dei ponti sono pessime. Continuare così con buchi di bilancio e buche sulle strade è fallimentare”.

Secondo l’esponente di Legambiente, “la buona notizia è che il nuovo amministratore delegato di Anas, Gianni Armani, su mandato del Governo, avrebbe deciso per la discontinuità: opporsi ad ogni revisione dei prezzi, puntando invece sulla gestione e manutenzione della rete esistente (contenuta nel Def del ministero delle infrastrutture). All’Anas sono stati girati 258 milioni dalla Serenissima in cambio della proroga della concessione fino al 2026. Un regalo dello Stato al concessionario della Brescia-Venezia”.

La proposta di Balotta è che “Anas conceda al gruppo Salini ‘solo’ i 155 milioni pattuiti dalla gara. Tale somma (visto che non basta per il lotto della Valtrompia) venga spesa per manutenere e mettere in sicurezza i 450 ponti e i 40 km di gallerie del territorio bresciano. Questo sarebbe davvero un esempio virtuoso di autonomia nella gestione delle risorse per il territorio”.