Zaia: se referendum manca quorum non mi dimetterò

"Occasione storica per autonomia Veneto, effetto sarebbe dirompente"

OTT 21, 2017 -

Roma, 21 ott. (askanews) – Se non si raggiungerà il quorum del 50% al referendum per l’autonomia della Regione, il governatore del Veneto, Luca Zaia, non si dimetterà. Lo afferma lui stesso in una intervista al Corriere della Sera: “La mia carica non è in discussione. Il referendum non l’ho voluto io ma il consiglio regionale. È un’occasione storica per i veneti che dopo aver tanto invocato l’autonomia oggi hanno la possibilità di intraprendere la strada per ottenerla. Ma non è – precisa – che se passa hanno vinto i veneti e se non passa perdo solo io…”.

Alla domanda su quale sia, sotto il 50%, la soglia “politicamente” rilevante, Zaia risponde: “non metto soglie diverse. Il quorum lo fissa la legge, non io. Anche se ricordo che sui poco più di 4 milioni di elettori veneti, l’8% risiede all’estero. Bisogna tenerne conto. Però la trattativa si può fare comunque”. Se vince il Sì, fa sapere, “avvio immediatamente il progetto di negoziato. Per la parte di nostra competenza si può chiudere l’iter in un paio di settimane. Poi tocca a Roma. E non credo gli convenga fare melina”. Quali competenze rivendicate? “Tutte e 23 quelle che sono in gioco, non una di meno”. Sul governatore lombardo Roberto Maroni che per il referendum ha evocato la Brexit, Zaia osserva: “Il referendum è altrettanto dirompente. Ricordiamoci di quei ragazzi che fecero cadere il Muro di Berlino. Sembrava impossibile”.