In Lombardia prove di voto elettronico, banco di prova nazionale

Prima sperimentazione su larga scala, decisiva la spinta dell'M5s

OTT 21, 2017 -

Milano, 21 ott. (askanews) – Domani i cittadini della Lombardia sperimenteranno il voto elettronico in occasione del referendum regionale consultivo sull’autonomia della Regione. Al seggio elettorale non troveranno, infatti, schede, urne e matite copiative, ma 24.000 tablet acquistati per l’occasione. Una sperimentazione, la prima in Italia su larga scala, proposta al Consiglio regionale lombardo dal Movimento 5 Stelle che contestualmente ha dato il proprio via libera alla consultazione sull’autonomia.

“L’unica differenza con il voto con le matite copiative è che non si può annullare la scheda. Tutto sommato, il minore dei mali. Si evitano lo spoglio e le contestazioni, tutte cose che conosciamo bene” ha osservato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, presentando agli amministratori locali le modalità di voto.

La vecchia tessera elettorale servirà solo per individuare il seggio. È prevista anche l’assistenza di un tecnico per ciascuno dei 3.500 edifici sedi di seggio. Lo spoglio dovrebbe essere immediato e si concluderà con la stampa di uno scontrino da allegare al verbale. I dati memorizzati saranno criptati e l’anonimato è garantito dal fatto che non sarà registrato il minuto in cui una persona vota. All’elettore che ha votato sarà rilasciato il certificato di avvenuta votazione.

Ogni postazione elettorale, non collegata in rete per motivi di sicurezza, comprenderà la memoria della macchina e delle schede come backup. “Un sistema molto, molto impegnativo. Abbiamo voluto dare un segnale che possa essere davvero l’inizio di una fase nuova. Il ministero dell’Interno, che è sempre pignolo e conservativo, ci ha dato fiducia. Siamo ottimisti” ha aggiunto Maroni.

A gestire le “voting machine”, costate 23 milioni di euro, sarà la multinazionale britannica Smartmatic, fondata da un venezueleno, leader mondiale in questo campo. Dopo essere stati utilizzati per il voto i tablet saranno dati in comodato gratuito alle scuole lombarde e eventualmente riutilizzati per altre consultazioni. “I soldi spesi per interpellare i cittadini non sono mai uno spreco” ha osservato l’M5s che, almeno su questo, è d’accordo con Maroni: “Si tratta di un investimento, non di un costo”.