Renzi: treno Pd esperienza straordinaria, popolo primarie con me

"Partito stia su problemi gente. Seleziono anche classe dirigente"

OTT 20, 2017 -

Brindisi, 20 ott. (askanews) – “Un’esperienza umanamente straordinaria” e “utile per me e per il Pd”, anche per indicare “dove deve essere il partito da qui alle elezioni: sui problemi concreti”. E che, assicura, mostra che il “popolo delle primarie” è con lui. Sono le 15, il treno “Destinazione Italia” ha appena lasciato Polignano a Mare diretto a Brindisi e il segretario Matteo Renzi, nel vagone adibito a sala stampa, traccia un bilancio dei primi quattro giorni di viaggio, che hanno portato il convoglio in 22 delle 107 tappe previste in otto settimane. Quattro giorni che, dopo la partenza da Roma, hanno condotto il treno ad attraversare Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise fino ad arrivare in Puglia.

“Sta andando molto bene – dice -, per me è un po come tornare a casa, alle esperienze da scout o da sindaco”. Renzi, in queste prime tappe, ha visitato aziende, realtà del mondo della scuola, del sociale, luoghi legati al turismo e alla cultura. “C’è un clima fantastico – assicura – poi naturalmente prendi anche qualche insulto, c’è qualche contestazione, organizzata o meno, ma è normale. Però funziona il meccanismo dell’ascolto e soprattutto in questo modo tocchi con mano la distanza che c’è tra il Paese e quello che leggiamo sui giornali”.

Certo Renzi non si è mai distaccato da quel “chiacchiericcio” della politica per il quale ostenta crescente insofferenza. Basti pensare che martedì il convulso giro di sms e telefonate tra lui, il premier Paolo Gentiloni e i big del partito sulla mozione su Bankitalia è avvenuto mentre visitava un’azienda di sanitari, ma il segretario cerca di spostare l’attenzione su questa iniziativa, sul treno che porta “tra la gente”. Il leader Dem sa anche bene che nelle prossime settimane le elezioni siciliane potranno portare nuove fibrillazioni e che nel Pd le divisioni continuano a essere ben vive, e proprio la vicenda Bankitalia le ha mostrate, se ce ne fosse stato bisogno, una volta di più.

Divisioni che dovranno essere affrontate, ma certo difficilmente risolte, nella conferenza programmatica in programma a Napoli dal 27 al 29 ottobre, dopo un’altra tranche di tre giorni di treno tra Calabria e Campania. “Ci sta lavorando molto Martina, su tutti i punti aperti, e ci sta lavorando la commissione”, di cui fanno parte anche i leader della minoranza interna Andrea Orlando e Michele Emiliano. Ma dopo questi quattro giorni Renzi vede rafforzata la sua posizione perchè “se c’è qualche discussione a livello di gruppi parlamentari e dintorni qui sul territorio vedete com’è: nessuno mi ha chiesto di Bankitalia, solo uno uno e forse era del Pd. Il popolo delle primarie ha opinioni e sfaccettature diverse ma chi ha seguito questo viaggio in treno ha avuto più di una dimostrazione di dove è il Pd: c’è voglia di discutere e parlare”. Come dire: il popolo delle primarie è con me.

Dunque, anche se nello stesso partito qualcuno ha storto il naso, nessun dubbio del segretario sull’efficacia del treno. Anzi, siccome “qualsiasi cosa io dica c’è sempre un parterre di giudizi più sulla forma che sulla sostanza, per questo l’obiettivo che ho è di parlare di contenuti concreti con numerose proposte”. Che saranno, nei fatti, anche la bozza di programma per le elezioni politiche. E proprio in vista del voto Renzi pare mandare un messaggio interno al partito, mentre al Senato sta per approdare il Rosatellum. “A me questo viaggio – sottolinea – serve anche perchè ci sono i dirigenti locali: c’è da fare nei prossimi mesi un lavoro di scelta sulla classe dirigente e di valorizzazione dei territori, a cui guardiamo con sguardo plurale e molto ampio”.