Su Bankitalia Renzi insiste: fase nuova, vigilanza non funzionò

E il Governatore si presenta in Commissione d'inchiesta sulle banche

OTT 18, 2017 -

Ascoli, 18 ott. (askanews) – Dopo l’apertura del confronto-scontro su Bankitalia le linee telefoniche tra Matteo Renzi, il premier Paolo Gentiloni e il Quirinale sono rimaste fino a questo momento mute. Con il segretario del Pd che, impegnato nel suo tour in treno “Destinazione Italia”, non ha arretrato di un passo rispetto alla posizione delle mozione fatta approvare dalla Camera. E, se possibile, la rafforza. Nel parco della casa di Giacomo Leopardi a Recanati, parlando con i giornalisti, questa mattina Renzi ha assicurato che “non c’è nessuno scontro con il governo” e infatti il Pd ha accettato, su richiesta del premier Paolo Gentiloni, di riformulare e “ammorbidire” la mozione. Ma l’iniziativa Dem, secondo quanto si apprende, ha in realtà provocato l’irritazione del presidente del Consiglio.

Renzi ha ribadito che la decisione sulla nomina del governatore spetta al governo, e che chiunque sarà scelto potrà contare sul “rispetto istituzionale” del Pd ma il pressing per un rinnovamento a Palazzo Koch anche oggi è stato pesante. Se ufficialmente il segretario garantisce che “dire che il Pd è contro Visco è sbagliato”, non è un mistero che auspicherebbe un cambio e difatti il suo giudizio negativo sull’operato dei vertici della Banca centrale negli ultimi anni lo ha messo per iscritto nel suo libro “Avanti”. “Se fossi io premier qualche idea su chi nominare ce l’avrei”, dice ai suoi.

Sia come sia, se non spetta a lui fare i nomi tracciare una linea politica sì. “C’è bisogno di scrivere una pagina nuova”, ha dunque scandito il leader Dem che ha dato la sua ricostruzione di quanto accaduto negli ultimi anni nel sistema bancario italiano.

“Nel settore delle banche – ha sottolineato – in questi anni è successo di tutto, è mancata evidentemente una vigilanza efficace, ci sono stati manager che hanno preso un sacco di soldi e non hanno lavorato con la professionalità dovuta, e questo territorio ne sa qualcosa, e ci sono persone che hanno visto venire meno dei crediti”. In questo contesto, ha rivendicato, “a noi è toccato intervenire per rimediare ai disastri che hanno fatto altri”. E ora “ciascuno si assuma le sue responsabilità, chi ha sbagliato paghi e se ci sono delle cose da cambiare si cambino”.

Intanto, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, si è recato a Palazzo San Macuto, per un incontro con il presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle banche, Pier Ferdinando Casini.

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