Migranti, Letta: Italia non può autoassolversi per strage bambini

"Dobbiamo garantire verità e giustizia"

OTT 15, 2017 -

Roma, 15 ott. (askanews) – “L’Italia non può autoassolversi solo perché si tratta di migranti. Dobbiamo garantire verità e giustizia”. A dirlo in una intervista a ‘La Repubblica’ è Enrico Letta, che era capo del governo quanto ci fu la strage del’11 ottobre 2013 al centro di un’inchiesta e del documentario di Fabrizio Gatti.

“Un lavoro giornalistico di denuncia — commenta — che dovrebbe essere presentato in tutte le scuole. I ragazzi devono capire di cosa stiamo parlando quando si discute di migranti”.

“Chiesi – ricorda Letta – la convocazione di un Consiglio europeo. Dissi ai colleghi degli altri governi: l’Italia non può sopportare che il mare nostrum diventi un mare mortum. Domandai un contributo per la missione di salvataggio che stavamo lanciando. Mi rispose un solo Paese, la Slovenia, mandando una nave. Andai avanti lo stesso. Si trattava di difendere il nostro onore”. L’Europa, dunque, decise di voltarsi dall’altra parte. “Da europeista – afferma – spiace dirlo: è così. La consapevolezza nelle altre capitali c’è stata solo due anni dopo, quando i rifugiati hanno spalancato la rotta balcanica, arrivando in Germania”.

Per Letta è “una falsità” dire che la missione Mare Nostrum abbia aumentato i flussi di migranti verso l’Italia. “Chi ha accusato le nostre navi – afferma – di fare da ‘taxi’ per i migranti dovrebbe guardare questo documentario. E quando la missione è stata interrotta i flussi non sono diminuiti, anzi. Qualcuno mi deve ancora spiegare perché l’Italia ha poi deciso di abbandonare l’operazione”.

Il governo di Matteo Renzi fermò Mare Nostrum, sostituita dall’operazione Triton che doveva garantire una maggiore cooperazione europea. “Non voglio fare polemica – commenta Letta -. Rivendico però con orgoglio la mia scelta da capo di governo. In poco più di un anno Mare Nostrum ha salvato almeno 100mila vite umane. I nostri militari hanno fatto un lavoro straordinario rispetto all’egoismo di altri paesi”.

Per quanto riguarda l’inchiesta giornalistica, per Letta “emergono responsabilità evidenti. Uno Stato non può archiviare una tragedia del genere senza garantire piena giustizia”.