Rosatellum, Prodi: non ne non parlo neanche sotto tortura

"Sono per i sistemi non proporzionali che raggruppano energie Paese"

OTT 13, 2017 -

Bologna, 13 ott. (askanews) – “Davanti ai giornalisti mi rifiuto di rispondere anche sotto tortura” sul Rosatellum approvato alla Camera. In ogni caso “sono sempre stato per sistemi non proporzionali ma che, in qualche modo, raggruppino le energie politiche di un Paese”. Lo ha detto, l’ex premier Romano Prodi, interpellato nel corso di un convegno a Bologna per l’anniversario di Emeca, l’associazione che include 22 delle più importanti fiere europee.

“E’ 20 anni – ha spiegato Prodi – che ripeto che un sistema elettorale non è fatto per fotografare un Paese, ma per fornire un governo al Paese. Quindi sono sempre stato per sistemi non proporzionali ma che, in qualche modo, raggruppino le energie politiche di un Paese”. In Europa “credo che tutti adesso abbiano bisogno di sistemi elettorali che obblighino ad un consolidamento del Paese”.

“Il sistema elettorale tedesco che è stato formidabile per tanti anni – ha aggiunto riferendosi alle recenti elezioni in Germania – non è più adatto quando il numero di partiti cresce. Il proporzionale non è una legge che regge alla numerosità dei partiti. Adesso è un problema che Germania, Spagna e Italia devono ancora mettere a posto. Non sarà facile per un Paese straordinariamente stabile come la Germania mettere mano ai suoi assetti elettorali”.