A Montecitorio è il “Cittadinanza day”: approvare ius soli ora

Parlamentari, artisti, intellettuali, giuristi, insegnanti e bambini: votare ora la legge

OTT 13, 2017 -

Roma, 13 ott. (askanews) – Dalla piazza M5s contro il Rosatellum alla piazza del “Cittadinanza day, cittadinanza subito”. In 24 ore piazza Montecitorio si trasforma da agorà per la manifestazione degli arrabbiati contro la riforma elettorale a sit in di colori e musica per chiedere al Parlamento di riconoscere ora, entro la fine di questa legislatura e non nella prossima come ha chiesto e finora ottenuto Ap di Angelino Alfano, la cittadinanza italiana ai figli di stranieri regolari nati in Italia e nel nostro Paese residenti da anni.

Sono in tanti, fino a riempirla, a ritrovarsi di venerdì pomeriggio in piazza davanti alla Camera. C’è chi tiene comizi su un palco improvvisato come Manconi, che incita a non allentare la pressione sui parlamentari. Chi partecipa a laboratori di disegno per bambini con Vauro e altri vignettisti (Biani, Natangelo, Fabio Magnasciutti). Chi fa musica e chi balla (molti insegnanti e studenti italiani e non, in compagnia di famiglie di genitori italiani e non) per trascorrere in compagnia una delle giornate di digiuno a staffetta per lo ius soli che insegnati e studenti hanno promosso in molte scuole pubbliche. E che il presidente Pd del comitato per i diritti umani, Luigi Manconi, ha proposto ai suoi colleghi parlamentari, raccogliendo molte e autorevoli adesioni, fra cui quelle del ministro Delrio e della presidente dell’Antimafia Bindi. Numerosi, poi, si mettono in fila per sottoscrivere la legge di iniziativa popolare per la cittadinanza promossa dai Radicali, sponsorizzata dall’immagine di Emma Bonino negli immancabili loro banchetti sotto gazebo.

A promuovere la manifestazione è stata la rete #ItalianiSenzaCittadinanza e l’Italia sono anch’io, che, affermano, vogliono “trasformare piazza Montecitorio nella piazza della Cittadinanza”. Molte le adesioni da parte di associazioni: Sos Razzismo, Rete Studenti Medi, Unione degli Universitari UDU, Comitato italiano per l’Unicef, Save the children, Mlal, Cispi, Aoi.

“I rappresentanti di Senato e Governo devono dimostrare senso di responsabilità verso i bambini e le bambine che in Italia crescono, votando immediatamente la Riforma. Lo stesso premier Paolo Gentiloni ha recentemente definito quella sulla cittadinanza una Riforma di civiltà, impegnandosi ad approvarla entro l’autunno”, sottolineano gli organizzatori. Secondo i promotori del Cittadinanza day, “è questo il momento per votare una legge che sancisce il principio che ‘chi cresce in Italia è italiano’, riconoscendo così la ricchezza interculturale dell’Italia di oggi, miglior antidoto alle preoccupanti derive razziste e ai discorsi d’odio”. E ricordano che ad oggi sono quasi un milione di Italiani non riconosciuti tali: 815mila alunni e alunne al 31 dicembre 2016, secondo il Miur.