Rosatellum, il governo autorizza la fiducia. Il M5S chiama la piazza

"E' il momento di fermare questa vergogna"

OTT 10, 2017 -

Roma, 10 ott. (askanews) – Il consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sulla legge elettorale. Il candidato premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio ha lanciato un appello per una mobilitazione in un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook e sul blog Beppegrillo.it. “Ci siamo! Per anni – ha detto – ci avete detto: ‘convocateci in piazza e verremo’. E’ arrivato il momento, ragazzi! Abbiamo sempre rispettato questa vostra disponibilità senza mai abusarne, ma adesso abbiamo bisogno di voi, di tutti. Lo dico anche a chi non vota Movimento 5 stelle. Siamo in piena emergenza democratica”.

“Lega, Forza Italia, Pd e Alfano, stanno per mettere la fiducia alla Camera sulla legge elettorale, ed è un atto di imperio.

Significa – ha spiegato l’esponente stellato – che non potremo discutere nulla, ci impediranno di introdurre le preferenze, di fermare le accozzaglie, di eliminare le multi-candidature e una serie di meccanismi che permetteranno a chi perde le elezioni di andare al governo e a chi le vince di finire all’opposizione. E’ la peggiore legge della storia. Ed è una legge truffa, perché darà un risultato diverso dal volere del popolo, concepita da questa accozzaglia di partiti che non è in grado di vincere le elezioni senza imbrogliare. E questo credo che sia ingiusto e pericoloso, al di là che si sia del Movimento o meno”.

A giudizio del giovane frontman del M5S “è una legge tra l’altro che vorrebbe far piombare l’Italia nel caos favorendo l’inciucio Renzi-Berlusconi (con la benedizione di quel venduto di Salvini). Ma non si può fermare il corso della storia con una legge.Credono di indebolirci, invece finiranno per rafforzarci, se saremo tanti e reagiremo. Da domani iniziano i voti di fiducia in Aula alla Camera. Poi il voto finale sarà segreto. Più faremo pressione in piazza, più quel voto segreto potrebbe far saltare la Legge. Noi dentro, voi fuori. E’ il momento di fermare questa vergogna, pacificamente, ma come popolo”.

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