Roma, 20 set. (askanews) – “Noi aspettiamo le carte, ogni giudizio è prematuro. Se stiamo a quel che capiamo fin qui, l’esito sarebbe questo: 1) un terzo di collegi con maggioranze a geometrie variabili quindi un orgasmo per il trasformismo; 2) due terzi di liste bloccate cioè di parlamentari nominati con l’esito che i giornali un mese prima potrebbero descriverci i tre quarti del Parlamento; 3) una soglia abbassata al 3% con una ulteriore frammentazione. Fosse così, sarebbe un esito che non dà né governabilità, né rappresentanza e che approfondirebbe il solco tra cittadini e istituzioni”. Così Pierluigi Bersani commenta ai microfoni di Radio Radicale il nuovo testo base sulla legge elettorale che domani il Pd si accinge a presentare.
“Voglio chiarire: fosse così per quel che mi riguarda noi ci mettiamo di traverso con tutto quello che possiamo perché qui si parla di democrazia. Chi osa dire che una cosa del genere assomiglierebbe al Mattarellum può solo essere in malafede oppure fuori come un balcone”, sottolinea.