M5s: far west nella sanità lombarda, controlli latitano

"Dopo tangenti su dentiere arrivano quelli sulle protesi"

SET 14, 2017 -

Milano, 14 set. (askanews) – “Dopo le tangenti sulle dentiere arrivano quelle sulle protesi ortopediche; sono anni che ripetiamo che non esistono controlli sufficienti nella Sanità Lombarda e che chiediamo una verifica a tappeto su anomalie arcinote”. Lo hanno affermato, in una nota, Paola Macchi e Dario Violi, consiglieri regionali del M5S Lombardia, dopo i 21 ordini di misure coercitive nei confronti di altrettante persone, tra cui diversi medici, per presunte tangenti in cambio dell’acquisto di protesi.

“Siamo riusciti a inserire nella legge sull’evoluzione del sistema sanitario lombardo l’Agenzia dei controlli ma evidentemente un sistema di controlli efficaci a prevenire queste speculazioni indegne sulla pelle di malati indifesi non c’è – hanno aggiunto i due esponenti del M5s – Maroni e la sua Giunta continuano a vantare un sistema eccellente che però fa acqua da molte parti, la direzione della struttura accreditata prende le distanze dai medici accusati ma intanto pare che a centinaia di pazienti siano state impiantate protesi di qualità scarsa pagate dal sistema sanitario pubblico”.

“A pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini che si vedono curati male, a costi maggiori e secondo interessi dei fornitori e dei medici corrotti che partecipano al giro di mazzette. Ancora una volta è grazie a un dipendente, e non all’agenzia regionale dei controlli di Maroni, che lo scandalo è emerso. Da questo punto di vista, oltre a chiedere controlli a tappeto nella Sanità Lombarda, chiederemo un rafforzamento delle tutele per i dipendenti di enti pubblici che denunciano queste porcate”, concludono i portavoce del M5S.