Grillo: a Roma niente mafia, ma montagna di merda bipartisan

"Capitale ridotta in macerie, liberiamoci da questi pesi morti"

LUG 24, 2017 -

Roma, 24 lug. (askanews) – “A Roma non c’è la mafia, ma tutte le mafie fanno affari a Roma. Quindi, in definitiva, non è mafia, ma è comunque una montagna di merda”. Lo scrive Bepe Grillo sul suo blog, commentando la sentenza sull’inchiesta per la corruzione a Roma che ha escluso l’aggravante mafiosa. “Un’organizzazione fintamente, eppure necessariamente, bipartisan. Fintamente perché si tratta di due facce della stessa moneta da un euro; necessariamente perché potesse continuare la mungitura di Roma indipendentemente da quale delle due parti politiche vincesse le elezioni”, scrive Grillo.

“Hanno messo in ginocchio un’intera città. Questo dice la sentenza. Questi sono i fatti. Una città lasciata in macerie perché una banda organizzata di criminali con l’appoggio e la connivenza dei politici ha lucrato sulle spalle e i soldi dei romani. Questa verità è oggi una sentenza. Abbandoniamo noi cittadini questi camaleontici pesi morti per un popolo che non li merita davvero! Lasciamoli ai loro regolamenti di conti ma fuori dalla scena politica”.

Ricordando il volume d’affari delle diverse mafie a Roma e elencando le condanne comminate dai magistrati, Grillo osserva: “Adesso l’associazione a delinquere è una cosa nuova: c’è il politico, due ingegneri, un banchiere, un avvocato e un cardinale… spesso non c’è neppure il mafioso, pardon il delinquente! Massimo Carminati era una sorta di consulente in questa parte della storia del saccheggio di Roma. Pd e Forza Italia (cose che cambiano identità come i virus più veloci cambiano gli antigeni per sfuggire al sistema immunitario) sono ampiamente coinvolti, non c’è dubbio. Personaggi che facevano parte dell’assemblea capitolina, amministrativi-politici sempre appartenenti o nominati da quei partiti ‘politici’, erano di fatto ‘coordinati a delinquere’ da Carminati e Buzzi”.

Insomma, “verrebbe da sentirsi rasserenati da questa notizia, la band di bravi ragazzi coordinata da Carminati non sembra che abbia mai esplicitamente ucciso o minacciato nessuno. Che bella prospettiva! Non è stata la mafia, ma una semplice associazione a delinquere a prosciugare dignità e casse di Roma Capitale in quegli anni”.