Costa: Renzi e Berlusconi sono fatti per stare insieme

"Non potevo fare più il ministro, non tengo i piedi in due scarpe"

LUG 20, 2017 -

Roma, 20 lug. (askanews) – “A onor del vero, di Renzi penso che abbia dato un grande ritmo a una politica che era molto lenta. Per me è un liberale, di quelli veri. L’ho visto coi miei occhi”. Fresco di dimissioni dalla carica di ministro per gli Affari regionali e di rottura con il leader di Ap Angelino Alfano, Enrico Costa tesse le lodi del leader del Pd in una intervista al Corriere dlela sera.

Qualcuno le dirà – osserva l’intervistatore – che sta prenotando un posto al sole della Grande Coalizione, la tessera numero uno delle larghe intese. “Tessera numero uno forse no, honoris causa magari sì”. Renzi e Berlusconi insieme? “Ho lavorato con entrambi e posso testimoniare che con loro si lavora benissimo. Vede, a volte i confini delle appartenenze dividono delle persone che sono fatte per stare dalla stessa parte. Vale anche per Renzi e Berlusconi”.

“Sullo ius soli – precisa Costa – Gentiloni ha dimostrato molta sensibilità per le mie posizioni. Me ne sono andato perché sono successi fatti nuovi nel centrodestra. E non potevo più tenere i piedi in due scarpe”. Costa spiega “Ho parlato e mi sono confrontato con Berlusconi. C’è un fatto nuovo, la possibilità di riuscire a ricompattare il centrodestra attorno alle ricette liberali”. L’ex ministro ora è rientrato nell’alveo del centrodestra: “Lavoro per ricompattare quell’area, inutile negarlo. Il centro funziona solo se aggregato ad altre forze. Da solo, di questi tempi, sparisce”. A suo giudizio, Alternativa popolare e Alfano “falliscono se insistono nel perseguire la scelta solitaria di stare al centro”. Ma non esclude che lo stesso ministro degli Esteri possa ricucire il suo rapporto con Berlusconi: “I processi politici sono fatti di dialogo, di tempo, di confronti”, dice.