Airaudo (SI): interrogazione a Fedeli su ricercatrice Torino

"Servono tutele maggiori per i precari della scuola"

GIU 27, 2017 -

Torino, 27 giu. (askanews) – Interrogazione urgente alla ministra Valeria Fedeli sul caso della ricercatrice torinese, a cui non è stata rinnovata la borsa di studio dall’Università di Torino, perché incinta. A presentarla è stato il deputato di Sinistra italiana, Giorgio Airaudo.

“Barbara Dal Bello ha 37 anni, per 15 anni ha lavorato con diverse tipologie contrattuali per l’Università degli Studi di Torino. A maggio si è vista negare il rinnovo della borsa di studio da 1100 euro al mese perché incinta. Ormai diamo per scontato che per avere un lavoro si debba essere disposti a tutto, anche a rinunciare a fare un figlio”, ha detto Airaudo, riassumendo la vicenda.

“Nella vicenda di Barbara ci sono due diversi ordini di problemi: non si comprende perché l’Università di Torino non abbia cercato una soluzione per permetterle di conservare un contratto con mansione idonea al suo stato, risolvendo semplicemente il problema escludendola dal rinnovo, inoltre c’è l’idea che questo governo ha del lavoro e in particolare della Ricerca”, ha commentato Airaudo. 

“In materia di occupazione, i giovani e le donne pagano il prezzo più alto, spesso giustificato strumentalmente attraverso la perdurante crisi economica. Ma in è in particolare nel nostro Paese che non si sono favorite idonee politiche finalizzate al superamento della disoccupazione giovanile e della discriminazione di genere. In sintesi, essere giovani, donne e in gravidanza determina nel 2017, ancora, esclusione. In tal senso, serve un intervento legislativo ampio che preveda tutele e maggiori garanzie anche ai precari della scuola”, ha sollecitato il deputato di sinistra Italiana.

“Per fare chiarezza e chiedere soluzione per Barbara e per chi come lei subisce le stesse discriminazioni, ho presentato una interrogazione urgente alla quale la Ministra Valeria Fedeli risponderà in Aula domani durante il Question Time delle ore 15”, ha concluso.