Beccalossi: è inaccettabile che salma Amri sia da 6 mesi a Milano

Assessora lombarda: "Governo si opponga a sua sepoltura qui"

GIU 24, 2017 -

Milano, 24 giu. (askanews) – “La notizia della presenza in Piemonte dell’ennesima potenziale terrorista, coincide con l’incredibile permanenza nel nostro Paese del cadavere del mostro della strage di Berlino, Anis Amri: sono trascorsi esattamente 6 mesi dal 23 dicembre, quando due poliziotti a Sesto San Giovanni bloccarono il terrorista tunisino, e la sua salma continua a essere ospitata dall’obitorio di Milano a spese degli italiani. Trovo tutto ciò grave e offensivo”. Lo ha dichiarato, l’assessora al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, “incaricata dal presidente Maroni di porre in essere tutte le azioni necessarie per contrastare il radicalismo islamico, ricordando che per Anis Amri, nel caso in cui venisse applicata alla lettera la legge vigente, sarà il Comune in cui è stato ritrovato il cadavere, ovvero Sesto San Giovanni, a dover pagare i costi riguardanti il post-mortem (trasporto, permanenza all’obitorio, sepoltura, eccetera)”.

“Sarebbe una tremenda beffa alla quale il Governo italiano deve opporsi in ogni modo – ha concluso Beccalossi – perché non vorrei che tra il silenzio generale, Amri venisse sepolto in Italia: pretendiamo chiarezza e soprattutto che anche da morto il terrorista venga portato via dall’Italia”.