Sala, De Corato: non c’era sindaco così indagato da Mani Pulite

Capogruppo lombardo FdI: "Perché oggi non fa un passo indietro?"

GIU 23, 2017 -

Milano, 23 giu. (askanews) – “Era dai tempi di Mani Pulite che non si vedeva un sindaco di Milano doppiamente indagato! A questo punto a Sala conviene dire tutto, non vorrei che valesse la regola del ‘non c’è due senza tre’. Il Pd, Sel e Sala chiedano scusa ai milanesi. Se il sindaco si è autosospeso dopo il primo avviso di garanzia, perché non fa un passo indietro all’arrivo del secondo? Sono entrambe accuse gravi per un amministratore pubblico”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, commentando la nuova ipotesi di reato per turbativa d’asta in un appalto di Expo 2015 contestata a Giuseppe Sala, allora commissario e amministratore delegato di Expo e oggi primo cittadino di Milano

“Ringraziamo la procura generale di Milano che aveva tolto il fascicolo alla ritenuta inerte procura della Repubblica: senza il suo lavoro, sarebbe stato tutto archiviato. Renzi e il Pd hanno la responsabilità politica di aver ‘regalato’ alla nostra città un sindaco ‘superindagato’: hanno voluto fortemente l’ad di Expo, nonostante molte cose già lo scorso anno risultassero poco chiare su appalti e giri di denaro” ha proseguito lo storico esponente della destra milanese, aggiungendo che “non vorremmo fosse solo l’antipasto. Ci dobbiamo aspettare altro? Poi arriverà la fase dei processi, altra cosa che i milanesi non si meritano. Sala si dichiara ‘amareggiato’ ma sono i cittadini a esserlo!”.