Gentiloni: manifestazione su voucher è Cgil non tutti i sindacati

"Chi pensa che lavoro occasionale debba restare in nero sbaglia"

GIU 17, 2017 -

Roma, 17 giu. (askanews) – “La manifestazione di oggi ovviamente non la condivido, sarei un po’ matto perché è contro decisioni del mio governo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando a Bologna nel corso di una intervista collettiva sul palco di Repubblica delle idee.

Quella promossa dalla Cgil contro la reintroduzione dei voucher “non è una manifestazione dei sindacati ma di un sindacato, anche se il più importante e non solo dal punto di vista numerico. L’intero paesaggio sociale italiano non è sulle stesse posizioni della Cgil”, ha osservato il capo del governo, citando le rappresentanze di “piccole e medie imprese, cooperative, altri sindacati” e per questo “la rispetto ma non la condivido”.

Entrando nel merito dello scontro con la Cgil, “è successo – ha affermato il premier – che uno strumento introdotto molti anni fa è andato via via degenerando: all’inizio non era degenerato e non c’erano neanche grandi polemiche ma non c’è dubbio che nell’ultimo periodo c’è stato un abuso in tantissimi settori, incluse alcune organizzazioni sindacali”. Lo strumento “non aveva limiti, non era tracciabile, finiva per mascherare forme di lavoro semipermanente e su questo c’era un referendum. Noi abbiamo abrogato questa normativa ma negli stessi giorni abbiamo preso l’impegno a riempire il vuoto legislativo che si creava, perché c’era un bambino in quell’acqua sporca: regolare senza alcun tipo di abuso forme di lavoro occasionale per microimprese e famiglie”. Un compito che a giudizio di Gentiloni il governo ha svolto con successo: “Qualcuno pensa che queste forme di lavoro avremmo dovuto lasciarle in nero? Se lo pensa è un errore”, ha aggiunto. “Il bersaglio di chi sta manifestando oggi a Roma è sbagliato”, ha concluso.