Mattarella dice che lo sfruttamento lavoro minorile va bandito dal pianeta

Impegno imprescindibile liberarli da un giogo insopportabile

GIU 12, 2017 -

Roma, 12 giu. (askanews) – “Nel mondo sono ancora milioni i minori costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento, privati di un’educazione adeguata, senza rispetto per la loro salute e la loro dignità di esseri umani”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile ammonisce: “Lo sfruttamento del lavoro minorile e la privazione della libertà dei più giovani va bandita in ogni parte del pianeta”.

“La Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile è un’occasione importante – sottolinea il capo dello Stato – per sensibilizzare le opinioni pubbliche su questo tema, a volte sottovalutato, e sollecitare da parte degli Stati e degli organismi internazionali programmi e misure adeguate per affermare irrinunciabili principi di civiltà, quali il diritto dei bimbi a vivere la loro infanzia. La Giornata di quest’anno è dedicata all’impatto dei conflitti e degli eventi disastrosi sull’espansione del lavoro minorile. Le dimensioni dei flussi migratori già mostrano le terribili conseguenze delle guerre, delle carestie, della desertificazione dei territori, dei mutamenti climatici che producono catastrofi e impoveriscono popoli interi”.

“Tra gli effetti di questi fenomeni – prosegue Mattarella – c’è spesso anche lo sfruttamento dei bambini, talvolta il loro arruolamento come soldati, la costrizione in condizioni di schiavitù oppure di sottomissione a bande criminali. Liberare queste vite da un giogo insopportabile costituisce un impegno imprescindibile. Lo sfruttamento del lavoro minorile e la privazione della libertà dei più giovani va bandita in ogni parte del pianeta. E questo obiettivo deve entrare nelle priorità della politica, come del resto indica l’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che chiede di porre fine in brevissimo tempo al lavoro minorile in ogni sua forma”.

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