Lombardia, M5s: convocazione referendum tardiva, persi due anni

Consultazione rischia di saltare o di essere posticipata

MAG 29, 2017 -

Milano, 29 mag. (askanews) – “Maroni ha perso due anni e ha convocato il referendum proprio il 22 ottobre con il rischio concreto che la consultazione salti o sia posticipata per le elezioni nazionali di cui si parla insistentemente in questi giorni”. Lo ha scritto in una nota Dario Violi, consigliere regionale del M5s in Lombardia. “Il nostro quesito referendario sull’autonomia della Lombardia merita un’attenzione non strumentale, il referendum è dei cittadini e non di Maroni. Per il M5s autonomia significa maggiori competenze e risorse per investire nella ricerca scientifica e tecnologica, per il sostegno delle nostre imprese e per l’istruzione” ha aggiunto l’esponente pentastellato.

“Su questi temi i partiti hanno miseramente fallito e, ancora una volta Maroni antepone il proprio interesse e quello della Lega a quello dei lombardi. Esattamente come il Pd che con Gori e Martina millanta inesistenti aperture del Governo a trattare con la nostra regione per restituirci quell’autonomia che sarebbe motore di rilancio e sviluppo. Forse si sono dimenticati che il loro referendum di dicembre voleva asfaltare le regioni e centralizzare il sistema Italia” ha proseguito Violi.

“Una maggiore autonomia darebbe la possibilità di rilancio economico e sociale al nostro territorio. Maroni la smetta con la propaganda, se la Lombardia non ha l’autonomia è sopratutto per colpa sua e delle sue sparate che fino ad ora non hanno dato nessun beneficio” ha concluso il consigliere regionale.