Mattarella:non limitarsi a dolore,contro la mafia bisogna agire

Celebra a Palermo Falcone e Borsellino per 25 anni della strage Capaci

MAG 23, 2017 -

Palermo, 23 mag. (askanews) – “Anche per le istituzioni è necessario non limitarsi al dolore e al ricordo. Non era questa la visione di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino. Non hanno vissuto e lottato per questo. Ma per realizzare, e sollecitare, un impegno operativo, concreto, ininterrotto, contro l’attività e la presenza della mafia”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo nell’aula bunker di Palermo per celebrare il 25esimo anniversario della strage di Capaci, in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti di scorta.

“Falcone e Borsellino – ha detto Mattarella -, siciliani, profondi conoscitori della realtà della loro terra, rifiutavano e respingevano la concezione, falsamente mitizzata e, insieme, rassegnata, dell’invincibilità della mafia e della sua impenetrabilità. Quasi che essa fosse, in qualche modo, connaturata alla storia, alla mentalità e, in definitiva, al destino della Sicilia”.

Per il Capo dello Stato “devono esservi affiancate istituzioni politiche e amministrative trasparenti ed efficienti, che rifiutino, contrastino e denuncino ogni collusione o infiltrazione. Un’azione, della scuola e di ogni altra realtà educativa, di formazione delle coscienze per la legalità, il rispetto degli altri e la libertà della convivenza. Una condizione di alta occupazione, perché un tessuto sociale sereno e solido resiste meglio a pressioni e influenze criminali”.