Attività di governo del 29 aprile 2017

Ok Governo alla legge di delegazione europea 2016 e alla legge europea 2017

MAG 2, 2017 -

IL FATTO

Il Consiglio dei ministri si è riunito venerdì 28 aprile 2017, alle ore 11,25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Paolo Gentiloni. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi. La riunione del Governo è terminata alle ore 12,16. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge che delega il Governo al recepimento delle direttive europee e all’attuazione di altri atti dell’Unione europea, la cosidetta “Legge di delegazione europea 2016”. Inoltre il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che detta disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, la cosìdetta legge europea 2017). Quest’ultimo provvedimento è volto a chiudere tre procedure d’infrazione e tre casi EU Pilot, a superare una delle contestazioni della Commissione europea nell’ambito di un caso EU Pilot, a introdurre norme per la corretta attuazione di due direttive e ad apportare alcune modifiche alla legge n. 234/2012. Sul testo, dopo l’esame preliminare, ha espresso il proprio parere favorevole la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano convocata in sessione europea. Quanto alle legge di delegazione europea 2016, il provvedimento conferisce la delega al Governo per il recepimento di ventisei direttive europee, nonché per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei, indicando in taluni casi specifici principi e criteri direttivi. Sul testo, dopo l’esame preliminare, ha espresso il proprio parere favorevole la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano convocata in sessione europea. Il disegno di legge mira a integrare l’ordinamento nazionale o a disciplinare ex novo aspetti della vita economica, sociale e sanitaria dei cittadini italiani in ambiti estremamente differenziati: dalla disciplina dei pacchetti turistici e dei servizi collegati a quella dei marchi d’impresa; dalla regolamentazione della distribuzione assicurativa, all’adeguamento della normativa in materia di abuso e di comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazioni del mercato (abusi di mercato), nonché in materia di indici usati come riferimento negli strumenti e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento; dal rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione d’innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali, alle garanzie per i minori indagati o imputati; dalla protezione dei dati personali nelle attività di indagine, allo scambio automatico obbligatorio d’informazioni nel settore fiscale; dall’interoperabilità del sistema ferroviario dell’Ue e la sicurezza delle ferrovie e delle navi passeggeri, alla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici nonché al divieto di commercializzazione delle borse di plastica in materiale leggero. Il testo, inoltre, conferisce al Governo una delega legislativa biennale per l’introduzione di sanzioni penali ed amministrative per la violazione di precetti europei contenuti in regolamenti europei o in direttive recepite in via regolamentare o amministrativa, inidonee quindi a istituire sanzioni penali.

OBIETTIVO SUL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 29 APRILE 2017

Decreto del Governo per rafforzare i dispositivi di sicurezza connessi allo svolgimento del vertice dei Paesi del G7 di Taormina

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del ministro dell’interno Marco Minniti, ha approvato un decreto legge che, al fine di rafforzare i dispositivi di sicurezza connessi allo svolgimento del vertice tra i sette maggiori Paesi industrializzati (G7) che si terrà a Taormina il 26 e il 27 maggio prossimi, stabilisce l’incremento, per il mese di maggio 2017, del contingente di personale delle Forze armate, già destinato alle esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo, di 2.900 unità. In tale periodo, il contingente passerà quindi dalle originarie 7.050 a 9.950 unità.

LE ALTRE DECISIONI DEL CDM DEL 29/04/2017

-Ok Governo alla concessione decennale in esclusiva alla Rai del servizio pubblico di trasmissione radiotelevisiva in Italia e alla relativa convenzione

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha deliberato la concessione in esclusiva alla RAI, per una durata decennale a decorrere dal 30 aprile 2017, dell’esercizio del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale sull’intero territorio nazionale, approvando contestualmente l’annesso schema di convenzione, recante le condizioni e le modalità di tale esercizio, che sarà successivamente stipulata tra il Ministero dello sviluppo economico e la società concessionaria.

Il testo del decreto è stato modificato e integrato al fine di tener conto del parere della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, la quale si è espressa favorevolmente nella seduta dell’11 aprile 2017.

-Attuate le norme europee in materia di controllo dei mercati finanziari

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (cosiddetta MiFID II) e di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 600/2014 sulla stessa materia (cosiddetto MiFIR). La direttiva e il regolamento modificano la precedente disciplina, includendo settori in precedenza non regolamentati e impostando un sistema più completo di vigilanza e di applicazione delle regole, con lo scopo di normare un mercato sempre più vario e complesso, caratterizzato dall’incremento delle tipologie di strumenti finanziari e dalla diffusione dei sistemi di trading ad alta frequenza, attraverso i quali ha luogo una quota rilevante delle transazioni sui mercati telematici. L’obiettivo è lo sviluppo di un mercato unico dei servizi finanziari in Europa, nel quale siano assicurate la trasparenza e la protezione degli investitori, in modo che i risparmiatori e le imprese di investimento possano operare a livello transfrontaliero (cosiddetto “passaporto unico”) con maggiore semplicità e a condizioni identiche in tutti gli Stati dell’Unione. I principali soggetti interessati dalle nuove disposizioni sono le società di investimento mobiliare (SIM), le banche che prestano servizi di investimento, le società di gestione del risparmio (SGR) che prestano servizi di investimento, i gestori di mercati regolamentati, gli operatori nel settore dell’energia e delle materie prime (energy e commodity player).

Le nuove disposizioni, in quanto ispirate al dovere di agire nel miglior interesse del cliente, garantiscono una corretta informazione per gli investitori, regolano i potenziali conflitti di interesse tra le parti e richiedono un’adeguata profilatura del risparmiatore. Le imprese di investimento dovranno attenersi a regole più stringenti al fine di garantire i clienti circa il fatto che i prodotti finanziari loro offerti siano adeguati alle loro esigenze e caratteristiche e che i beni nei quali investono siano adeguatamente protetti.

Si prevede poi che l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), l’Autorità bancaria europea (EBA), per i depositi strutturati, e le autorità di vigilanza nazionali (Consob e Banca d’Italia) abbiano la facoltà di vietare o limitare la distribuzione di taluni prodotti finanziari; in particolare, tali autorità potranno valutare il merito dei prodotti offerti e potranno vietare su base temporanea la loro commercializzazione e lo svolgimento di qualunque altra attività qualora ritengano che essi possano compromettere la stabilità e l’integrità dei mercati, l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e gli interessi degli investitori. Si ampliano poi gli obblighi di comunicazione alla clientela su costi e oneri connessi ai servizi di investimento o accessori che devono includere anche il costo della consulenza (se rilevante), il costo dello strumento finanziario raccomandato o venduto al cliente e le modalità con cui il cliente può remunerare il servizio d’investimento ricevuto. Inoltre, le informazioni circa tutte le voci di costo devono essere presentate in forma aggregata, per consentire al cliente di conoscere il costo complessivo ed il suo impatto sul rendimento atteso dall’investimento.

Nuove norme sono previste anche in tema di consulenza finanziaria, con l’introduzione della consulenza “indipendente” e con alcune specifiche previsioni che devono essere osservate dalle imprese di investimento. Il recepimento della Direttiva MiFID II ha, infine, costituito l’occasione per definire una disciplina unitaria nell’ambito del sistema finanziario riguardo all’istituto della segnalazione delle violazioni (c.d. whistleblowing).

-Approvati criteri e modalità di nomina degli arbitri, supporto organizzativo alle procedure arbitrali e modalità di funzionamento del collegio arbitrale per l’erogazione, da parte del Fondo di solidarietà, di prestazioni in favore degli investitori.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato, in via definitiva, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla disciplina di funzionamento del collegio arbitrale che dovrà decidere in merito all’erogazione delle prestazioni in favore degli investitori che, alla data del 23 novembre 2015, detenevano strumenti finanziari subordinati nelle banche in liquidazione (Banca delle Marche; Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio; Cassa di Risparmio di Ferrara; Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). Tali prestazioni saranno a carico del fondo di solidarietà istituito dalla stessa legge di stabilità 2016 e alimentato dal fondo interbancario a tutela dei depositi bancari.

Si tratta, in pratica, della modalità alternativa a quella dell’indennizzo forfettario che già consente l’accesso al fondo di solidarietà con erogazione diretta di indennizzo agli investitori: coloro che non abbiano aderito a tale rimedio “semplificato”, potranno rivolgersi al collegio arbitrale per ottenere il riconoscimento del ristoro del pregiudizio subito dall’investitore subordinatamente all’accertamento della responsabilità per violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal Testo Unico della Finanza nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione ed al collocamento degli strumenti finanziari subordinati.

Il collegio arbitrale, nominato con DPCM, è costituito da un presidente, che si è ritenuto di individuare nella persona del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione o di un suo delegato, e da due componenti scelti rispettivamente dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell’economia e delle finanze tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità, nonché tra magistrati ordinari, amministrativi, contabili, avvocati dello Stato, collocati in quiescenza non anteriormente al 31 dicembre 2013.

Il testo del decreto, a seguito delle modifiche legislative intervenute, è stato integrato estendendo la definizione di investitore, che consente il ricorso alla procedura arbitrale, al coniuge, al convivente more uxorio, ai parenti entro il secondo grado, in possesso degli strumenti finanziari a seguito di trasferimento con atto tra vivi.

Sullo schema di decreto sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari.

-Via libera a rotazione parziale prefetti e a nuove nomine pubbliche Ennio Mario Sodano da Bologna è collocato a disposizione con incarico di Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Matteo Piantedosi da vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza per l’attività di coordinamento e di pianificazione presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza è destinato svolgere le funzioni di prefetto di Bologna. Alessandra Guidi da Direttore dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di Polizia presso

il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, a vicedirettore Generale della Pubblica Sicurezza per l’attività di coordinamento e di pianificazione presso il medesimo Dipartimento. Giuliana Perrotta da Cagliari a Capo dell’Ispettorato Generale di Amministrazione presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie. Tiziana Giovanna Costantino da Bergamo a Cagliari. Elisabetta Margiacchi a Bergamo, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con incarico di Commissario del governo per la Provincia di Bolzano. Vito Cusumano nominato Prefetto, è collocato in posizione di fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario del Governo per la Provincia di Bolzano. Carmine Valente da Direttore Centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, a vicecapo a Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il medesimo Dipartimento. Infine Gennaro Capo nominato Prefetto, permane in posizione di fuori ruolo presso il Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale quale esperto in seno alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea in Bruxelles. Il Consiglio dei ministri ha inoltre deliberato su proposta del presidente Paolo Gentiloni, la nomina, su parere del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa e con l’assenso del Consiglio provinciale di Bolzano, dell’Avvocato Michele Menestrina a magistrato amministrativo della sezione Autonoma per la Provincia di Bolzano del Tribunale regionale di giustizia amministrativa del Trentino-Alto Adige Su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Angelino Alfano, la nomina a Ministro plenipotenziario dei Consiglieri di ambasciata Giampaolo Cutillo, Catherine Flumiani, Pier GiorgioFederico Aliberti, Carlo Schillaci (fuori ruolo), Andreas Ferrarese (fuori ruolo), Daniele Rampazzo, Andrea Bertozzi, Alessandro Motta (fuori ruolo), Giuseppe Cavagna , Carlo Campanile, Leonardo Bencini, Gianluca Alberini, Alfredo Conte (fuori ruolo), Nicola Verola (fuori ruolo) e Laura Carpini. Il Consiglio dei ministri ha inoltre deliberato su proposta della Ministra della difesa Roberta Pinotti, l’avvio della procedura per la nomina dell’ammiraglio di squadra in quiescenza Maurizio Gemignani a Presidente della Lega navale italiana, sulla quale dovrà essere acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari.

-Impugnata dal Governo legge Regione Sicilia su nomine dirigenti e commissariamenti Asl, nulla osta per altre nove leggi regionali

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ha esaminato dieci leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato:

– di impugnare la legge Regione Siciliana n. 4 del 01/03/2017, recante “Proroga dell’esercizio provvisorio per l’anno 2017 e istituzione del Fondo regionale per la disabilità. Norme urgenti per le procedure di nomina nel settore sanitario regionale”, in quanto una norma, riguardante la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, eccede le competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale e in quanto prevede commissariamenti non consentiti dalla normativa statale di riferimento si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute, in violazione dell’art.117, terzo comma, della Costituzione, e dei principi di ragionevolezza, di adeguatezza, e di buon andamento dell’amministrazione di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione;

– di non impugnare le seguenti leggi:

1) legge Regione Trentino Alto Adige n. 1 del 17/02/2017, recante “Disposizioni in materia di finanziamento del Consiglio regionale”;

2) legge Regione Trentino Alto Adige n. 2 del 23/02/2016, recante “Modifica delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di Chiusa e di Vilandro”;

3) legge Regione Trentino Alto Adige n. 3 del 23/02/2017, recante “Modifica della denominazione ufficiale in lingua italiana del Comune di “Soraga” in “Soraga di Fassa”;

4) legge Regione Veneto n. 7 del 28/02/2017, recante “Modifiche alla legge regionale 19 giugno 2014, n. 15 “Referendum consultivo sull’autonomia del Veneto”;

5) legge Regione Lombardia n. 5 del 27/02/2017, recante “Rete escursionistica della Lombardia”;

6) legge Regione Toscana n. 5 del 22/02/2017, recante “Disposizioni in materia di organizzazione, programmazione e bilanci degli enti dipendenti e delle società in house. Modifiche alle leggi regionali 59/1996, 60/1999, 40/2005, 28/2008, 30/2009, 39/2009, 87/2009, 23/2012, 80/2012, 30/2015 e 22/2016”;

7) legge Regione Lazio n. 1 del 28/02/2017, recante “Interventi per promuovere la coltivazione della canapa (cannabis sativa) per scopi produttivi, alimentari ed ambientali e relative filiere”;

8) legge Regione Emilia Romagna n. 2 del 06/03/2017, recante “Modifiche alla legge regionale 7 novembre 2012, n. 11 (norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne), in attuazione della legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni)”;

9) legge Regione Emilia Romagna n. 3 del 06/03/2017, recante “Valorizzazione delle manifestazioni storiche dell’Emilia-Romagna”.

Stato di attuazione del programma di Governo – In apertura del Consiglio dei ministri, la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi ha comunicato i dati aggiornati sullo stato di attuazione del programma. Dal Consiglio dei ministri del 7 aprile sono stati adottati 12 provvedimenti attuativi, di cui 10 riferiti ai precedenti esecutivi.