La Francia vota, affluenza in calo nel pomeriggio

Exit-poll a seggi aperti diffusi dai media belgi

APR 23, 2017 -

Roma, 23 apr. (askanews) – L’affluenza al voto per il primo trno delle presidenziali francesi è in calo di un punto percentuale alle 17 rispetto al 2012: il 69,42% invece del 70,59%. Tutti i principali candidati, Benoit Hamon, Francois Fillon, Emmanuel Macron e Marine Le Pen, hanno votato in mattinata. Alle scorse elezioni, al primo turno votò in totale il 79,48% dei francesi. Le urne si chiudono alle 19, tranne nelle grandi città dove resteranno aperte fino alle 20.

Intanto, secondo i primi exit poll diffusi dai alcuni siti di informazione online belgi come Rtbf e La Libre Belgique, il candidato centrista Emamanuel Macron sarebbe in testa al primo turno delle presidenziali con il 24% delle preferenze, seguito da Marine Le Pen con il 22%, poi Francois Fillon con il 20,5% e infine Jean Luc Mélenchon con il 18%. Quest’ultimo sarebbe in testa nei Territori d’Oltremare, Macron inveece in vantaggio in Nordamerica. I siti precisano che si tratta solo di sondaggi all’uscita dei seggi e non di proiezioni in base allo spoglio reale di voti.

Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica le elezioni si svolgono in regime di stato d’emergenza, con un clima di tensione che l’attentato di giovedì sera sugli Champs-Elysées ha ulteriormente aggravato. Oggi,. Tensione in un seggio di Besançon, nel distretto di Doubs (Borgogna-Franca Contea), che è stato evacuato dopo che un veicolo con targa falsa è stato abbandonato con il motore acceso davanti all’ingresso.

I francesi sono chiamati a scegliere tra 11 candidati, ma la corsa all’Eliseo si restringe ai 4 front-runner che, secondo gli ultimi sondaggi, si ritrovano raccolti in 3-4 punti percentuali: la leader dell’estrema destra e presidente del Front National, Marine Le Pen; il centrista europeista e fondatore del movimento En Marche! Emmanuel Macron; il vincitore delle primarie dei Républicains, il conservatore gollista Francois Fillon; l’esponente della sinistra radicale, leader del movimento La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. A guidare il plotone degli altri 7 inseguitori il socialista Benoit Hamon, che sconta l’insuccesso e l’impopolarità del presidente uscente, Francois Hollande.

Sul voto dunque incombe la minaccia del terrorismo: l’attacco nel cuore di Parigi, con la morte di un agente di polizia e il ferimento di altri due, ha fatto riemergere la tensione e la paura che accompagnano i francesi ormai dal gennaio 2015, con l’attacco terroristico a Charlie Hebdo. L’attacco rischia di pesare sulla mobilitazione e sulle scelte dei francesi, ormai da tempo polarizzate da due grandi questioni, la sicurezza e la disoccupazione. Circa un quarto degli elettori confessa di essere ancora indeciso e l’astensionismo si annuncia elevato.

Più di 50.000 tra poliziotti e gendarmi, appoggiati da 7.000 militari dell’Operazione Sentinelle, saranno mobilitati per assicurare la sicurezza delle operazioni di voto nei 67.000 seggi elettorali, che si svolgeranno in due turni, il 23 aprile e il 7 maggio. Oltre al rischio terrorismo, le forze dell’ordine veglieranno anche su eventuali “eccessi o provocazioni causati da estremisti di ogni genere” prima, durante e dopo le operazioni di voto e di scrutinio”, ha detto il ministro degli Interni Matthias Feckl.

Esclusi i dati sull’affluenza, nessun risultato parziale o definitivo potrà essere diffuso prima della chiusura dell’ultimo seggio elettorale, alle 20. I due vincitori del primo turno andranno al ballottaggio il 7 maggio.

Intanto, Cls/Dmo/Int2