Migranti, Gentiloni: serve una strategia alternativa

Premier a Washington Post: "Passi avanti Ue ma ancora fatto poco"

APR 21, 2017 -

Washington, 21 apr. (askanews) – Per la gestione dei flussi migratori, in particolare alla Libia, “abbiamo bisogno di una strategia alternativa. Stiamo lavorando su politiche di rimpatrio dei rifugiati che arrivano in Libia nei Paesi africani da cui sono partiti”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in una intervista al Washington Post rilasciata ieri prima dell’incontro con Donald Trump.

“C’è bisogno – aggiunge – del lavoro dell’Onu per garantire le condizioni umanitarie e creare politiche per il rimpatrio. Abbiamo firmato un accordo con il Niger, finanziando questa operazione con 50 milioni di euro. La maggior parte dei migranti che cercano di attraversare il mare dalla Libia vengono dal Niger. Era difficile ridurre il flusso dalla rotta balcanica, ma l’Europa ha speso qualcosa come 6 miliardi di euro. L’impegno dell’Ue in Nord Africa è incomparabile”.

Sull’immigrazione, da parte dell’Europa, da due anni a questa parte, “qualcosa è stato fatto, ma se si guarda alla dimensione del problema molto poco è stato fatto. L’idea di dividere il carico non è stata ancora accettata da molti Paesi europei”.