Pd, Emiliano: se non mi fossi candidato mi avrebbero asfaltato

"La mia partecipazione è già una vittoria sonante"

APR 11, 2017 -

Roma, 11 apr. (askanews) – “Se non mi fossi candidato mi avrebbero asfaltato. La mia candidatura è una vittoria sicura. Il fatto stesso che io sia in corsa, che abbia raccolto senza un briciolo di apparato l’8 per cento dei consensi tra gli iscritti, è già una vittoria sonante”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria del Pd, Michele Emiliano, in una intervista a Il Fatto Quotidiano.

Ai pronostici che lo danno già sconfitto Emiliano replica che “in qualche modo è galvanizzante andare contro corrente, dover guadagnare posizioni. Guardi che la politica è davvero un esercizio atletico. Ti senti più forte, corri per l’Italia, parli in mille occasioni, stringi mille mani”.

Il governatore ha poi parlato del suo incidente. “Avevo rotto il tendine di Achille all’altra gamba nel ’98. Stesso dolore, stesso crac quindi nessuna sorpresa. L’urgenza per me era tranquillizzare i miei ospiti, non mettere a repentaglio la bellissima festa che la comunità albanese di Acquaformosa mi stava dedicando”. Incidente che ha avuto grande effetto mediatico, anche per la canottiera indossata in ospedale: “Io amo la canottiera e la indosso sempre – ha rilevato Emiliano – non sarà cool, non sarà radical chic ma questo è. Inorridisco al cospetto di tanti torsi nudi maschili, magari curati dal visagista. La canottiera? Non me ne frega. Non piace a quelli che votano Andrea Orlando, il ministro di Renzi che ora è l’alternativa a Renzi. Non piace a quelli che perdono in ogni periferia e vincono al centro città. Io perdo tra i ricchi in genere”.