Roma, 28 mar. (askanews) – Il capogruppo della lista Marchini in Campidoglio Alessandro Onorato, protagonista della richiesta di accesso agli atti che ha aperto il caso della validità delle firme sulla lista M5s per il Campidoglio collegata alla candidatura Virginia Raggi ha denunciato di essere oggetto di “insulti specialmente sessisti” e, al contempo, un disinteresse informativo per l’accaduto.
“La cosa più sgradevole – ha detto a Radio Cusano Campus- sono gli insulti sessisti: quelli che mi scrivono che sono effeminato, mi danno fastidio, non certo per la critica, perché qualora io fossi omosessuale, e non lo sono, non capirei quale sarebbe il problema. Credo che questo dia il livello della politica di oggi”. In ogni caso, ha aggiunto. “mi aspettavo peggio: ho dovuto bloccare quelli che mi insultavano pesantemente. Tra quelli che mi insultano, però, nessuno è di Roma”.
Inoltre, ha detto ancora Onorato sulla questione firme-Raggi, “è forte il vento dei giornalisti che si riposizionano da Renzi al Movimento Cinque Stelle”. E “questa vicenda mi sta dando un grande insegnamento: fanno sembrare come se i poteri forti siano contro il Movimento Cinque Stelle e invece sto vedendo che quando facevo opposizione ad Alemanno e Marino mi trattavano come il salvatore della democrazia, mentre ora che la faccio alla Raggi mi trattano da antidemocratico. C’è una schiera di giornalisti, forse un po’ complessati, che non ha il coraggio di ammettere delle evidenze, forse perché hanno paura poi di ricevere tweet d’insulto dalla macchina perfetta del Movimento Cinque Stelle. Non può passare il messaggio che visto che la Raggi è stata votata ora sia al di sopra delle leggi. Possono governare, non governare, fare un falso in atto pubblico, presentare le firme tre giorni prima che le raccolgano, e tutto viene considerato come una cazzata”.