Boccia(Pd):con Emiliano meno tasse lavoro e più soldi in busta paga

Basta bonus. Aliquota fiscale fino a 15mila euro dal 23% al 20%

MAR 27, 2017 -

Milano, 27 mar. (askanews) – Diritti garantiti a partire dalle fasce più deboli della popolazione, progressività delle imposte con una riduzione dell’aliquota dal 23% al 20% fino a 15mila euro, stop ai bonus come gli 80 euro, ai voucher e alle social card, da sostituire con misure strutturali finalizzate a ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e ad aumentare i salari. Sono alcune delle proposte economiche inserite nella mozione Emiliano per la segreteria del Pd, illustrati a Milano al circolo Fiorella Ghilardotti dal deputato e presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Francesco Boccia, insieme ad altri sostenitori del governatore pugliese, fra cui l’ex presidente della Provincia di Milano Filippo Penati. Al primo punto della mozione, ha spiegato Boccia, il divieto di cumulo delle cariche di segretario del Pd e di premier perché “se Renzi premier avesse ascoltato il Renzi segretario Pd, ci sarebbero stati molti errori in meno”, la cancellazione dei capilista bloccati e l’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione.

Fra le misure economiche da rivedere, secondo Boccia, il bonus di 80 euro e il Jobs da sostituire con una misura ibrida fatta di decontribuzione strutturale del costo del lavoro per circa 8mila euro (come in origine il Jobs Act) di cui una parte, circa 2mila euro cioè 170 euro al mese, da restituire in busta paga. Altro punto della mozione è la riduzione delle imposte dal 23% al 20% per i redditi fino a 15mila euro, da finanziare con la web tax che Renzi, facendo “un grave errore”, ha in parte cancellato e asili gratis per redditi fino a 30mila euro (importo variabile in base al numero di figli). Da rivedere poi la riforma del settore bancario dove “sono stati fatti dei disastri”, così come la riforma della scuola e della pubblica amministrazione.