Pm Milano aprono fascicolo su ex Alfa di Arese dopo esposto M5s

A giorni sentenza su reintegro lavoratori ma società è fallita

MAR 24, 2017 -

Milano, 24 mar. (askanews) – La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sul caso dei lavoratori dell’ex Alfa Romeo di Arese, rimasti senza lavoro nonostante accordi di ricollocamento disattesi. Lo ha riferito Silvana Carcano, consigliere regionale dell’M5s in Lombardia, che nei giorni scorsi ha segnalato ai pm possibili risvolti penali della lunga vicenda: “Finalmente la Procura di Milano ha aperto un fascicolo pernale, dopo che per tanti anni di opacità. La storia dell’ex Alfa è la storia di un Italia al contarrio, in cui le istituzione democratiche hanno servito gli interessi provati al posto del bene pubblico senza trasparenza e con opacità che sono l’anticamera della corruzione e delle infiltrazioni della ‘ndrangheta”, ha detto Carcano.

“L’appalto Innovaservice è un falso, perché il vero datore di lavoro è la Abp”, società immobiliare propriteraia dell’area sulla quale c’è oggi un centro commerciale. “Abp si assuma le sue responsabilità, restituisca i diritti ai lavoratori, al posto di Innova che è fallita”, ha proseguito l’esponente pentastellata.

Settanta operai “ingiustamente licenziati da Innova Service hanno vinto in primo e secondo grado e attendo il proncuniamento della Cassazione il 29 marzo, ma se l’azienda è fallira non reintegra e non paga nessuno”, ha continuato il senatore grillino Bruno Marton.

“E’ stato un immenso lavoro. E’ difficile capire se da parte delle istituzioni ci sia stata solo negligenza o anche connivenza. Di certo è l’ennesimo caso di privazione di diritti ai lavoratori”, ha osservato il deputato M5s Alessandro Di Battista. “Siamo all’opposizone ancora per un po’ e continuiano ad andare in Procura e denunciare quello che non va. Lo abbiamo fatto con l’Ilva, con l’Expo e l’Alfa. Pensate che cosa riusciremmo a fare se dovessimo avere quel 40%…”, ha aggiunto. Renato Parimbelli, dello Slai Cobas, ha infine osservato che “a Arese è avvenuto tutto col silenzio di tutti, anche della Lega”.