##Mattarella incita a battaglia contro mafie: è lotta che tocca tutti

Il presidente a Locri: i mafiosi non hanno onore né coraggio

MAR 19, 2017 -

Roma, 19 mar. (askanews) – La lotta alle mafie deve essere portata avanti, senza alcun tentennamento da parte di tutti: “Nessuno può chiamarsi fuori”, deve essere coinvolto “l’intero Palazzo” ed è questa una “necessità non solo per la sicurezza ma per la propria dignità e libertà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo a Locri ad una iniziativa contro le mafie organizzata da Libera.

Innanzitutto, ha detto, “la lotta alla mafia non può fermarsi a una sola stanza”, è una “lotta che deve coinvolgere l’intero palazzo”. Come diceva il giudice Giovanni Falcone, ha ricordato, “la lotta alla mafia non si può fermare a una sola stanza ma deve coinvolgere l’intero palazzo”.

I mafiosi, ha sottolineato Mattarella, “non hanno alcun senso dell’onore e del coraggio” ricordando che “le mafie non risparmiano nessuno”. Quindi “la lotta alla mafia riguarda tutti, nessuno si può chiamare fuori. E’ una necessità non solo per la sicurezza – ha sottolineato il capo dello Stato – ma per la propria dignità e libertà. Le mafie sono la negazione dei diritti”.

L’Italia comunque, ha proseguito Mattarella, “ha fatto passi avanti nella lotta alle mafie con leggi efficaci, sono state create strutture che consentono la conoscenza del territorio”. Il presidente ha ricordato “il contributo e la rettitudine degli uomini e delle donne dello Stato impegnati a contrastare la criminalità organizzata” sottolineando come si tratti “di una lotta condotta nella legalità”.

Per contrastare la mafia, ha aggiunto, “occorre un tessuto sociale più solido. Occupazione e qualità dei servizi assicurano dignità e rendono i cittadini più capaci di esser protagonisti. Un tessuto sociale solido resiste meglio alle influenze e alle pressioni mafiose”.