Turchia-Olanda, Salvini: Ue ipocrita, sospenda i fondi a Erdogan

Critiche anche a sanzioni Russia, "la sola che combatte l'Isis"

MAR 15, 2017 -

Bruxelles, 15 mar. (askanews) – Il leader della Lega Matteo Salvini ha attaccato oggi i dirigenti dell’Ue per la loro difesa “ipocrita” contro le accuse di fascismo lanciate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ai governi democratici europei, e chiesto che vengano sospesi i finanziamenti dei programmi comunitari per la Turchia e i negoziati d’adesione con Ankara.

“Biascicate di minacce del leader turco Erdogan, ma in questo momento state dando 10 miliardi di euro al suo regime. Se avete un minimo di orgoglio e di dignità sospendete questi pagamenti”, ha detto Salvini rivolto “a chi governa quest’Europa, complice, ipocrita, falso, incapace”. Il leader della Lega ha parlato, a nome del gruppo di estrema destra Enl (Europa delle Nazioni e della Libertà) guidato da Marine Le Pen, durante il dibattito sul rilancio dell’Ue nella plenaria dell’Europarlamento, oggi a Strasburgo. E ha anche criticato anche la decisione di rinnovare le snazioni economiche Ue contro la Russia per l’annessine della Crimea e il ruolo attivo svolto da Mosca nel conflitto con i secessionisti delle regioni orientali dell’Ucraina.

Al dibattito hanno partecitato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier italiano Paolo Gentiloni, che ospiterà il summit informale dei Ventisette a Roma, il 25 marzo, per la celebrazione del 60esimo anniversario del Trattato sulla Cee.

“Non è possibile – ha proseguito Salvini – finanziare gente che viene a darci lezioni di democrazia in Europa, accusando gli Stati Ue di essere governati da fascisti e nazisti. Fra un caffè e l’altro, fra un aperitivo e l’altro – ha chiesto ironicamente il leader della Lega ai dirigenti dell’Ue -, potete sospendere il finanziamento del regime turco con soldi pubblici? E, se avete tempo, sospendete anche i negoziati di adesione, che non avrebbero mai dovuto iniziare, perché la Turchia non è e non sarà mai Europa, a meno che a qualcuno non convenga fare business da quelle parti”.

La Ue finanzia due tipi di programmi in Turchia: i progetti legati alle riforme economiche e sociali, in preparazione dell’adesione (4,45 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, di cui finora sono stati spesi solo 175 milioni), che mirano, fra l’altro, a rafforzare la democrazia, lo stato di diritto, i diritti fondamentali e la società civile nel Paese; e poi il fondo (“facility”) per i rifugiati siriani in Turchia (3 miliardi di euro per tre anni, con 1,5 miliardi già impegnati), che è destinato in gran parte a progetti delle Ong o alle agenzie Onu che lavorano nei campi profughi, e in parte ai programmi d’istruzione per bambini (e in questo caso con il coinvolgimento delle autorità competenti nazionali). Altri 3 miliardi di euro sono stati promessi dall’Ue, ma richiesdono finanziamenti da parte dagli Stati membri che devono ancora essere stanziati.

Salvini ha poi colto l’occasione per criticare l’atteggiamento dell’Ue verso Mosca. “Avete rinnovato le sanzioni economiche contro la Russia, l’unica che è andata a combattere sul terreno contro l’Isis. Se avessimo dovuto aspettare la Commissione o i governi europei – ha osservato – ora avremmo qui gli islamisti con i mitra e i burka”.

Dopo aver attaccato anche la moneta unica, la risposta Ue alla crisi migratoria (“un record di morti e un record di sbarchi”) e poi le importazioni di prodotti alimentari dall’esterno dell’Ue, Slavini ha chiesto che “vengano difesi il cibo, la terra e il mare che il buon Dio ha lasciato ai popoli europei, prima che arrivasse questa Commissione che sta rovinando tutto”, e ha concluso, rivolto ai dirigenti Ue: “Voi siete la rovina del sogno europeo, che è il mio e che voglio lasciare ai miei figli, dovreste avere vergonga di andare a Roma la settimana prossima, dovreste chiudervi in casa e chiedere perdono”.