La legge sul biotestamento in aula alla Camera dopo il 13 marzo

Cappato indagato per dj Fabo rilancia: il palazzo rinvia ancora ma l'Italia è pronta per l'eutanasia

MAR 1, 2017 -

Roma, 1 mar. (askanews) – Dovrebbe approdare nell’aula della Camera nelle settimana che inizia lunedì 13 marzo, una volta concluso l’esame della nuova legge sul Daspo, la legge sul biotestamento che sta concludendo il suo iter in commissione a Montecitorio. È questo l’orientamento che filtra dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio che deve definire il calendario dei lavori del mese di marzo. La legge era stata già inserita senza successo nel calendario d’aula di fine febbraio.

“La legge sul testamento biologico andrà in aula il 13 marzo: ieri avevano detto il 6, in meno di 24 ore c’è già una settimana di ritardo”, ha commentato Marco Cappato che insieme ad altri militanti radicali dell’associazione Luca Coscioni ha promosso una iniziativa davanti a Montecitorio in attesa delal decisione sull’esame della nuova legge. “Sono tutte scadenze scritte sulla sabbia: siamo al quarto rinvio”, ha aggiunto.- “Grazie a dj Fabo l’Italia – ha sottolineato ancora- ha dimostrato di essere pronta a molto di più della legge sul testamento biologico: il Paese è pronto per la regolamentazione dell’eutanasia”. Perchè “se ci fossero dei parlamentari disponibili sono convinto che la maggioranza non cambierebbe molto: le maggioranze pronte ad approvare il testamento biologico sono le stesse pronte all’eutanasia”.

Cappato è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano, a seguito dell’autodenuncia da lui presentata al Procuratore Francesco Greco per aver accompagnato Dj Fabo nella clinica svizzera dove l’uomo tetraplegico si è sottoposto lunedì scorso a suicidio assistito. “Ho appreso che sarei indagato io -ha detto il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni- non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale: sono naturalmente pronto ad assumermi le mie responsabilità per quello che ho fatto, per aver aiutato Fabo ad ottenere l’assistenza medica alla morte volontaria, e confermo che ci sarà aiuto anche per altre due persone che hanno già ottenuto il via libera per recarsi in Svizzera”.

“Per ottenere la morte volontaria – hacontinuato Cappato – dj Fabo è dovuto andare in esilio in un altro paese. Come Radicali e associazione Luca Coscioni crediamo che questo non debba essere più consentito. Il parlamento purtroppo ha nuovamente rinviato la data della discussione persino sul testamento biologico: se non c’è la volontà politica qui c’è il rischio di finire anche questa legislatura senza buone regole che devono distinguere il rispetto dalla libertà e responsabilità dei malati dalla sopraffazione di persone malate e disabili, ma questo è chiaro che è un crimine e deve restare tale. Io continuerò ad offrire questo tipo di aiuto. Attendo l’arrivo dell’avviso di garanzia e sono pronto ad assumermi le mie responsabilità fino in fondo, nella speranza che anche gli altri si assumano le proprie”.