Milano, M5s: Comune in regime provvisorio, ma nessuno ne parla

"Nessun giornale ha osato parlare di rischio commissariamento"

FEB 15, 2017 -

Milano, 15 feb. (askanews) – “Il M5S nella capitale, sotto la lente di ingrandimento dei media, è riuscita ad ottenere per la città l’approvazione del bilancio, cone le relative positive ricadute per la comunità. A Milano, nel silenzio più totale, i cittadini ‘godranno’ di tutti gli svantaggi di un bilancio ancora da approvareâ€. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di Milano denunciano, sul Blog di Beppe Grillo, una disparità di trattamento da parte dei media sull’approvazione del bilancio nelle due città e parlano di “due pesi e due misureâ€: “A Roma – si legge – è stato alzato un polverone sul bilancio di previsione. Titoloni per la prima temporanea non approvazione da parte dell’Oref, e pochissime righe per la definitiva approvazione a fine gennaio, di un bilancio redatto dalla giunta Raggi a tempo di record per permettere a Roma di ripartire. Ben prima di tante altre città italiane, compresa Milano, non pervenutaâ€.

“Nessun giornale – prosegue il post – ha osato parlare di i ‘rischio default’ o di ‘rischio commissariamento’ per il capoluogo meneghino. Eppure questa lentezza, nel silenzio di tutti gli organi di stampa, costerà caro ai milanesi, che si trovano ancora in regime di esercizio provvisorioâ€.

Secondo i consiglieri milanesi “Dunque a Roma, non solo i cittadini trarranno tutti i vantaggi di un’amministrazione che, al contrario di Milano, non si trova più in regime di esercizio provvisorio, ma l’approvazione entro la fine di gennaio assumerà un valore ancora più importante per l’esercizio 2017†grazie ad agevolazioni che si sono potute ottenere con l’approvazione nei tempi.

“E’ curioso – concludono gli esponente 5 Stelle – Quella di Sala è una giunta di banchieri, a partire dall’assessore al bilancio Roberto Tasca, co-fondatore con Sala di Medhelan Management & Finance, vicepresidente di Webank e di Bpm e presidente dell’organismo di vigilanza del Fondo Strategico Italiano e della Simest (entrambi di Cassa Depositi e Prestiti), per arrivare ad Arabella Caporello (Banca popolare di Milano), direttore generale del Comune. Persone che dovrebbero ‘dare del tu’ a conti, preventivi e voci di spesa, ma che evidentemente hanno altre priorità. Non a caso su questo blog, pochi giorni dopo le nomine del sindaco Sala, i portavoce del M5S in comune lanciavano l’allarme: ‘chi potrà garantire che le decisioni saranno prese per il bene della città e dei suoi cittadini e non a favore degli enti bancari di provenienza dei singoli dirigenti?’ Roma e Milano, due pesi e due misureâ€.