Renzi torna a Roma, su legge elettorale il Pd non accelera più

Tra i dossier del leader Pd la nuova segreteria: sarà pronta la settimana prossima

GEN 9, 2017 -

Roma, 9 gen. (askanews) – Dopo le vacanze invernali in montagna Matteo Renzi torna a Roma per riprendere in mano i principali dossier, dopo la vacanza successiva alle dimissioni da premier.

Il segretario del Pd, che nei giorni scorsi ha avuto frequenti contatti telefonici con i suoi, domani sarà nella sede del Nazareno. Tanti i temi sul tavolo, a partire dalla legge elettorale. Su cui, però, il Pd non imprimerà accelerazioni.

“Abbiamo preso atto che accelerare non è possibile, bisogna aspettare la Consulta”, ammette un “falco” renziano. Dunque anche dalla riunione dell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali della Camera, in programma domani, non ci si attendono sorprese.

“Non succederà niente di particolare – dice un deputato di prima fascia – mancano due settimane alla decisione della Corte costituzionale, ormai aspettiamo. Figuriamoci poi se ci mettiamo a discutere il giorno prima della camera di consiglio sul referendum sul Jobs Act”. Dunque calma e gesso. Al momento resta sul tavolo la proposta del Mattarellum (rilanciata anche oggi da Roberto Giachetti) ma senza grande convinzione sulla possibilità di condurla in porto.

Renzi sta poi mettendo mano alla segreteria del partito (che non è convocata dall’estate 2015) per rafforzarla e per aprire ai territori, con l’ingresso anche di alcuni sindaci. Tra le possibili new entry si fanno i nomi del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, di Piero Fassino, dell’economista ed ex sottosegretario Tommaso Nannicini, dei primi cittadini di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e di Ercolano Ciro Buonajuto “Sulla nuova segreteria si sta lavorando, ma ancora è presto. Direi che all’inizio della prossima settimana ci potrà essere la nuova segreteria”, rivela un parlamentare Dem molto vicino a Renzi.

Intanto è ripresa oggi l’attività parlamentare e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (che domani a Parigi incontrerà il presidente francese Francois Hollande) ha visto i capigruppo Dem alla Camera e al Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda. Nel corso della riunione, a cui erano presenti anche la ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro e la sottosegretaria Maria Elena Boschi, è stato fatto il punto sui provvedimenti principali all’esame del Parlamento, a partire dal Milleproroghe, dal decreto salva-risparmio, dal ddl sulla povertà. Via libera anche al pacchetto di provvedimenti sulla giustizia e alle norme sulla concorrenza mentre, secondo quanto si apprende, non si è parlato di legge elettorale.

Un pacchetto piuttosto corposo di provvedimenti, dunque, che sulla carta terrà impegnati a lungo il governo e il Parlamento. E del resto, ammette un dirigente renziano del Pd, “sul voto a giugno oggi non farei una scommessa, sarebbe troppo rischiosa…”.