Attività di governo del 27 ottobre 2016

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Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 27 ottobre 2016, alle ore 11.35 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti. Dopo una informativa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sul terremoto di ieri sera, il Consiglio dei ministri ha adottato una delibera che estende gli effetti della dichiarazione di stato d’emergenza già adottata il 25 agosto scorso agli eventi sismici che hanno colpito ieri le Regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, per destinare 40 milioni di euro e consentire al Capo del Dipartimento della protezione civile di assicurare con la massima tempestività ed efficienza gli interventi necessari all’assistenza alle popolazioni colpite.  Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 12.25.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi, del Ministro della giustizia Andrea Orlando e del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 novembre 2014 relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione Europea. Nello specifico, al fine di rafforzare gli strumenti a disposizione dei soggetti danneggiati, il decreto legislativo introduce meccanismi di acquisizione delle prove che affidano al giudice il potere di richiedere alle parti, ai terzi e alle stesse autorità garanti della concorrenza l’esibizione di elementi utili al giudizio instaurato ai fini del risarcimento del danno da illecito antitrust, per consentire ai danneggiati stessi, anche acquirenti indiretti, di superare le asimmetrie informative che rendono attualmente difficile l’azione risarcitoria. Sono poi regolati i rapporti tra la decisione dell’autorità garante della concorrenza e la decisione del giudice della causa del risarcimento del danno, prevedendo che ai fini dell’azione per il risarcimento si ritiene definitivamente accertata, nei confronti dell’autore, la violazione del diritto della concorrenza constatata da una decisione dell’Autorità garante italiana non più soggetta ad impugnazione. Il decreto disciplina anche l’efficacia nel giudizio risarcitorio della decisione definitiva con cui una autorità garante della concorrenza di altro Stato membro accerta una violazione del diritto della concorrenza. Il decreto disciplina quindi la prescrizione del diritto al risarcimento, la responsabilità in solido degli autori della violazione, la quantificazione e la valutazione del danno, concentrando presso tre Sezioni specializzate in materia di impresa (Milano, Roma, Napoli) la competenza per le controversie di cui si tratta, anche promosse per il tramite di azioni di collettive.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/36/UE sulle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi per motivi di impiego in qualità di lavoratori stagionali. Uno degli obiettivi della direttiva è consentire ai datori di lavoro di soddisfare il fabbisogno di manodopera stagionale e garantire nel contempo che i lavoratori stagionali cittadini di Paesi terzi non vengano impropriamente utilizzati. Prevede modifiche al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico Immigrazione – TUI) e al relativo regolamento di attuazione (decreto del Presidente della Repubblica).

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro della giustizia Andrea Orlando ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/42/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea. Nello specifico, il provvedimento prevede l’obbligatorietà della confisca, anche per equivalente, del profitto realizzato con la commissione di alcuni gravi reati tra cui quelli di criminalità informatica, di falso monetario e di corruzione tra privati. Prevede altresì un ampliamento della cosiddetta confisca estesa, cioè quella che si applica in caso di condanna per taluni gravi reati, prescindendo dalla prova del collegamento diretto tra ricchezza sproporzionata e commissione del singolo reato. Si completa così un quadro normativo già rigoroso sul piano del contrasto alla criminalità economica pervenendo ad una armonizzazione con le legislazioni degli altri Paesi UE.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e della Ministra della salute Beatrice Lorenzin, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2015/565 della Commissione dell’8 aprile 2015 che modifica la direttiva 2006/86/CE per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche relative alla codifica di tessuti e cellule umani. Nello specifico, il provvedimento è finalizzato ad assicurare, in modo uniforme nell’Unione europea, la rintracciabilità dei tessuti e delle cellule umani utilizzati per l’applicazione sull’uomo (compresi quelli importati da Paesi terzi), nel percorso dal donatore al ricevente e viceversa, attraverso la codifica dei tessuti e delle cellule mediante l’applicazione del Codice unico europeo. Il recepimento della direttiva consente anche la utilizzabilità delle cellule e dei tessuti umani in tutto il territorio dell’Unione, compresa la circolazione all’interno dell’Italia.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime. Nello specifico, il provvedimento è volto a definire un sistema maggiormente competitivo che incentivi gli investimenti nel settore marittimo e favorisca la crescita dell’occupazione marittima. L’efficacia delle misure introdotte è subordinata alla preventiva autorizzazione della Commissione Europea. E’ previsto altresì uno specifico monitoraggio sugli effetti del provvedimento, al fine di introdurre eventuali dispositivi correttivi. Infine è stato deciso un periodo transitorio di 18 mesi per consentire la notifica e dare tempo al settore per l’adeguamento alle misure, se autorizzate dalla Commissione.

In presenza dell’Assessora regionale alle attività produttive Maria Lo Bello, appositamente invitata a partecipare all’esame della questione, il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha approvato il decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana recante modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1955, n. 1074, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria.

Su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, il Consiglio dei ministri ha approvato, dopo un complesso procedimento pianificatorio avviato in coordinamento con le Regioni interessate, il secondo piano di gestione delle acque relativo a ciascuno dei seguenti distretti idrografici: Padano, delle Alpi orientali, dell’Appennino settentrionale, del Serchio, dell’Appennino centrale, dell’Appennino meridionale, della Sardegna e della Sicilia; i piani sono stati approvati dai Comitati istituzionali delle rispettive Autorità di bacino, fuorché quello della Sicilia, approvato dalla Giunta regionale. Per i medesimi distretti (fuorché per quello della Sicilia) sono stati approvati anche i Piani di gestione del rischio di alluvioni. Su tutti è stato acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni. L’approvazione odierna dei secondi Piani di gestione delle acque e dei Piano di gestione del rischio di alluvioni giunge in un momento significativo, caratterizzato dall’avvio della cosiddetta distrettualizzazione, con la riforma in corso delle Autorità di bacino distrettuali. I Piani, che rivestono una notevole importanza anche ai fini dell’accesso alle risorse europee (in particolare l’approvazione dei Piani di gestione delle acque, in coerenza con la direttiva quadro delle acque, è uno dei requisiti per il rispetto della cosiddetta condizionalità ex ante).

Su proposta del Ministro dell’interno, Angelino Alfano, il Consiglio ha approvato lo scioglimento di due consigli comunali nei quali sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali; la deliberazione interessa i comuni di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria e di Palazzo Adriano, in provincia di Palermo. Ha partecipato all’esame dello scioglimento di quest’ultimo l’Assessora alle attività produttive nella Regione Siciliana Maria Lo Bello, delegata dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, invitato a norma dello Statuto siciliano.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Enrico Costa, ha deliberato la non impugnativa di otto leggi delle Regioni.

1) Legge Regione Abruzzo n. 27 del 23/08/2016 “Disposizioni in materia di Protezione Civile, iniziative a supporto del risanamento dell’ATER di Chieti, norme per l’efficientamento logistico delle società in house providing e degli enti e agenzie di cui agli articoli 55 e 56 dello Statuto e disposizioni inerenti il Fondo Sociale Europeo”. 2) Legge Regione Abruzzo n. 28 del 23/08/2016 “Modifiche alla legge regionale 9 giugno 2016, n. 14 (Disposizioni in materia di promozione e tutela dell’attività di panificazione in Abruzzo)”. 3) Legge Regione Abruzzo n. 29 del 23/08/2016 “Disciplina del procedimento semplificato per l’approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici comunali ai sensi dell’articolo 58 del D.L. 112/2008”. 4) Legge Regione Siciliana n. 17 del 11/08/2016 “Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale e di cessazione degli organi comunali. Modifica di norme in materia di organo di revisione economico-finanziaria degli enti locali e di status degli amministratori locali”.5) Legge Regione Sardegna n. 21 del 02/09/2016 “Interventi sul capitale della società di gestione dell’aeroporto di Alghero SOGEAAL Spa”. 6) Legge Regione Marche BUR n. 111 del 06/10/2016 “Deliberazione Legislativa Statutaria del 27/09/2016 concernente: Modifiche alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 “Statuto della Regione Marche”. 7) Legge Regione Abruzzo n. 30 del 30/08/2016 “Adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea. Disposizioni per l’adeguamento della legge regionale 10 novembre 2014, n. 39 in materia di procedure d’infrazione e aiuti di Stato, per l’attuazione della direttiva 2014/64/UE, della direttiva 2009/158/CE e della Direttiva 2006/123/CE – (Legge europea regionale 2016). 8) Legge Regione Marche n. 20 del 21/09/2016 “Modifiche alla legge regionale 27 marzo 2001, n. 8 “Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le Comunicazioni (CORECOM)”.

Per altre quattro leggi regionali si è invece deliberata la rinuncia all’impugnativa: Legge Regione Liguria n. 3/2013, recante «Modifiche alla legge regionale 6 giugno 2008, n. 16 (Disciplina dell’attività edilizia) e alla legge elettorale 5 aprile 2012, n. 10 (Disciplina per l’esercizio delle attività produttive e riordino dello sportello unico)». Legge Regione Liguria n. 9/2012, recante «Modifiche alla legge regionale 6 giugno 2008, n. 16 (Disciplina dell’attività edilizia), alla legge regionale 7 aprile 1995, n. 25 (Disposizioni in materia di determinazione del contributo di concessione edilizia), alla legge regionale 4 settembre 1997, n. 36 (Legge urbanistica regionale), alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio) e ulteriori disposizioni in attuazione dell’articolo 5 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre europeo – prime disposizioni urgenti per l’economia) convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106». Legge Regione Calabria n. 40/2015, recante «Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n.19 (norme per la tutela, governo ed uso del territorio – legge urbanistica della Calabria)».

Legge Regione Lazio n. 5/2014, recante «Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.